ESCLUSIVA TC - Marceddu (Helbiz): "La cura Ranieri sta iniziando a portare i suoi frutti, il Cagliari ha un'altra consapevolezza. Mercato? Giocatori di forte impatto mediatico e di dubbia resa non fanno parte, credo, delle idee di Ranieri"

ESCLUSIVA TC - Marceddu (Helbiz): "La cura Ranieri sta iniziando a portare i suoi frutti, il Cagliari ha un'altra consapevolezza. Mercato? Giocatori di forte impatto mediatico e di dubbia resa non fanno parte, credo, delle idee di Ranieri"
sabato 28 gennaio 2023, 14:00Primo piano
di Roberta Lai

Una vittoria sofferta ma importantissima quella conquistata dal Cagliari che a quota 32 punti raggiunge il quinto posto della classifica di Serie B. L’analisi di Matteo Marceddu, telecronista di Helbiz Live, collaboratore per Lega Serie A e Dazn, intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoCagliari.net.

Quarto risultato utile consecutivo, dieci i punti conquistati, quinto posto in classifica: la cura Ranieri sta iniziando a portare i suoi frutti?

“Assolutamente sì, è quello che molti di noi si aspettavano. Il 'Maestro' di Testaccio si aggiunge, come se la sua carriera necessitasse di ulteriori conferme, agli esempi virtuosi degli allenatori arrivati in corsa. Come D'Angelo nel suo ritorno al Pisa, Bisoli, lo stesso De Rossi, sta facendo benissimo. Tre vittorie e un pareggio, un solo gol subito (quello di ieri) e 10 punti e la sensazione che la squadra abbia un'altra consapevolezza. La classifica deve aggiornarsi con tutti i risultati, ma con questo ritmo i risultati consolidano la risalita”.

Che partita è stata Cagliari-Spal?

“Ho commentato un match equilibrato e senza ritmi altissimi, se non in alcune fasi. L'iniziativa, come prevedibile, è stata del Cagliari. La SPAL si è vista di più quando ha visto minacciata l'imbattibilità esterna che aveva avuto nelle ultime tre fuori casa. Dunque, reazioni d'orgoglio nel finale di primo tempo e nel finale del secondo, una volta che il Cagliari si era messo davanti. Rossoblù più continui, specialmente nella ripresa”.

Un Cagliari completamente diverso rispetto a quello visto nel girone di andata. Un discorso dovuto solo a un lavoro psicologico o frutto anche di qualche cambiamento tattico?

“Concordo. Il primo cambio che salta all'occhio è quello di atteggiamento, di consapevolezza. Ieri ho avuto la sensazione che il Cagliari dicesse a sé stesso in campo "alla fine la porteremo a casa", e così è stato. Non inventiamo nulla nel dire che un nuovo allenatore sia in grado di dare una scossa iniziale, e Ranieri lo ha fatto. Ranieri è maniacale in tanti aspetti, ieri durante le esultanze dei gol o in ogni pausa utile, chiamava continuamente a sè Makoumbou e Paulo Azzi per spiegare loro che tipo di movimento si aspettasse. Ha anche aggiunto qualche accorgimento, come la difesa a tre, che pare preferire in questa squadra e con l'abilità di sfruttare le diverse opzioni di un reparto offensivo come quello rossoblu forse finora sottovalutato. A parte la sua prima panchina contro il Cosenza, poi ha preferito la difesa a 3, e credo si sposi con i giocatori a disposizione. Magari qualche ultimo ritocco di mercato potrà dare alternative”.

Su cosa continuare a lavorare e migliorare?

“È un processo che il Cagliari ha evidentemente già iniziato. La difesa sembra comportarsi bene, e non dimentichiamo che prima di Ranieri avesse subito almeno 2 gol da ben 6 squadre diverse. Sistemare la difesa non è mai un dettaglio in Italia, ciò che si può migliorare è la trasformazione di una grossa quantità di gioco offensivo in gol, che arrivino più facilmente e più numerosi. Il recupero di chi ieri non era a disposizione sarà benefico in questo senso (Mancosu, Pavoletti)”.

Parliamo di calciomercato. L’unico acquisto è stato quello di Paulo Azzi. Ranieri, nella conferenza stampa post gara, ha dichiarato di avere le idee chiare. Quali potrebbero essere i possibili movimenti del Cagliari a pochi giorni dalla chiusura del mercato?

“Un solo acquisto, ma di livello, quello di Azzi. Ranieri ha le idee chiare e lo ha dimostrato non scendendo a partecipare ad aste per un nuovo ritorno di Radja Nainggolan, ad esempio. Giocatori di forte impatto mediatico di dubbia resa non fanno parte, credo, delle idee che ha in mente. Più concretamente penso chiuderanno un difensore (che potrebbe essere davvero Colley) e valuteranno occasioni in attacco”.

Si ringrazia Matteo Marceddu per la disponibilità e la cordialità nell’accettare e svolgere questa intervista.