ESCLUSIVA TC - MAURO TASSOTTI: "La gara col Frosinone decisiva per il Cagliari a livello emotivo. Spero che i rossoblù si salvino: una squadra come quella sarda deve stare in serie A. Inter favorita per lo scudetto, ma la stagione è lunga"

ESCLUSIVA TC - MAURO TASSOTTI: "La gara col Frosinone decisiva per il Cagliari a livello emotivo. Spero che i rossoblù si salvino: una squadra come quella sarda deve stare in serie A. Inter favorita per lo scudetto, ma la stagione è lunga"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
martedì 21 novembre 2023, 21:08Primo piano
di Matteo Bordiga

Quasi seicento presenze con la maglia rossonera del Milan in diciassette anni – dal 1980 al 1997 – un palmarès sconfinato (soprattutto a livello europeo) e la medaglia d’argento ai Mondiali del 1994 con la Nazionale italiana di Arrigo Sacchi.

Mauro Tassotti, terzino destro nato come marcatore duro e arcigno e poi evolutosi, nel corso della carriera, in esterno a tutto campo – capace di supportare efficacemente anche la fase offensiva – è stato una delle quattro colonne della “difesa degli Invincibili”. Assieme a Maldini, Costacurta e Baresi per anni ha eretto una linea Maginot invalicabile davanti alla porta del Milan, contribuendo ai leggendari trionfi nazionali e internazionali della formazione meneghina.

Dopo il ritiro ha maturato una solida esperienza da allenatore: per lungo tempo è stato vice-tecnico al Milan, per poi ricoprire il medesimo ruolo sulla panchina della nazionale ucraina e, recentemente, del Genoa.

Mauro, facciamo il punto sulla lotta scudetto in serie A. L’Inter appare nettamente favorita, mentre il Milan – che alterna grandi prestazioni a cadute eclatanti – la Juventus – che vince ma non convince – e il Napoli – fresco del recentissimo cambio di guida tecnica – arrancano alle spalle dei nerazzurri. I valori sono questi o c’è sempre spazio per delle sorprese o dei ribaltamenti?

“Innanzitutto credo che il campionato non si possa vincere dopo appena dodici giornate. Tutt’al più si può perdere, ma certo non vincere. L’Inter è partita bene, e probabilmente è la favorita numero uno per il tricolore. Ma la Juventus insegue a pochi punti di distanza, e c’è ancora tanta strada da fare. Io penso che anche il Milan e il Napoli facciano ancora in tempo a rientrare.”

Anche il Napoli, nonostante l’avvio travagliato e l’avvicendamento in panchina tra Garcia e Mazzarri, ha dunque l’opportunità di dire la sua per il titolo?

“Beh, il Napoli ha una rosa importante. Certo, bisognerà vedere come la squadra assorbirà il cambio di allenatore, ma Mazzarri è un tecnico esperto che, per giunta, a Napoli ha già lavorato e ha fatto ottime cose. In più, ripeto: l’organico dei partenopei è di alto profilo.”

Nella bagarre per un posto in Champions League, oltre a Inter, Juventus, Milan e Napoli, vede le romane un gradino più su rispetto alle outsider Atalanta e Fiorentina?

“Sul piano del gioco a mio avviso la Fiorentina va tenuta in grande considerazione. Esprime un ottimo calcio ed è pericolosa per qualsiasi avversario. È vero che gioca anche la Conference League, e quando a marzo gli impegni si faranno serrati non sarà facile per i viola concorrere parallelamente su entrambi i fronti. Ma resta il fatto che gli uomini di Italiano hanno un impianto di gioco brillante e consolidato, per cui meritano di essere annoverati tra le pretendenti a un posto nell’Europa dei giganti. La Lazio è partita male, ma non dimentichiamoci che alla fine, l’anno scorso, ha chiuso al secondo posto. Bisognerà vedere anche come andranno le ultime due gare del girone di Champions di quest’anno, e quali impegni attenderanno di conseguenza i biancocelesti a marzo, alla ripresa delle competizioni europee.”

Si possono già individuare una potenziale “squadra rivelazione” e, al contrario, una compagine che ha disatteso le aspettative in questo avvio di campionato?

“La delusione finora è stata il Napoli, che si pensava potesse fare un po’ meglio nelle prime dodici gare. Hanno incontrato qualche difficoltà, ma forse – mi viene da dire – avevano anche reso al di sopra delle loro stesse possibilità nella passata stagione, vincendo in largo anticipo il torneo con ampio margine su tutte le concorrenti. Probabilmente non era veritiero neppure tutto quel distacco maturato lo scorso anno.

Per quanto riguarda la sorpresa in positivo, parlerei più che altro di una conferma: il Monza sta ribadendo quanto di positivo aveva già mostrato nella seconda parte dell’ultimo campionato. Gioca bene, guidata da un ottimo tecnico come Palladino, e ottiene anche risultati importanti.”

Mauro, che impressione le ha fatto il nuovo Cagliari di Claudio Ranieri, prossimo avversario dei brianzoli? Dopo una partenza shock la squadra si è assestata, ritrovando la brillantezza e gli equilibri necessari per essere competitiva in serie A.

“A livello emotivo la gara col Frosinone ha significato tantissimo per il Cagliari. Perdevi 0-3 in casa contro una diretta concorrente, i tifosi stavano già mugugnando… e l’hai ribaltata con quattro gol negli ultimi venti minuti. In più venivi anche da una promozione ottenuta, a Bari, sempre nei minuti di recupero. Ora c’è entusiasmo in tutto l’ambiente: va ricordato, tra l’altro, che i dirigenti hanno fatto fatica a mettere su una squadra completa in ogni ruolo e reparto fino all’ultimo giorno del calciomercato. E, a inizio stagione, si sono aggiunti alcuni infortuni eccellenti. Ma il Cagliari sa farsi rispettare e, aspetto non secondario, può contare su un tecnico di grandissima esperienza. Io personalmente mi auguro che si salvi, perché c’è bisogno che una formazione come quella rossoblù stia in serie A.”

Vengono alla mente le grandi sfide tra Milan e Cagliari negli anni Novanta: due compagini molto diverse, naturalmente, da quelle attuali. Ma anche per il Milan degli Invincibili non era facile espugnare il Sant’Elia.

“Il campo di Cagliari è sempre stato difficile un po’ per tutti, direi. Non era uno scherzo portare via i tre punti dalla Sardegna.”