ESCLUSIVA TC - NANDO ORSI: "Buona l'idea di valorizzare Pisacane, ma la società dovrà rinforzare la squadra sul mercato: servono un attaccante, un centrocampista di inseimento che sappia fare gol e un difensore centrale più fresco"

L’ex portiere – oggi commentatore tecnico per Sky Sport – Nando Orsi, intervistato da Tuttocagliari.net, sposa in pieno la scommessa-Pisacane. A patto che al neo-tecnico rossoblù venga messa a disposizione “una squadra rinforzata da almeno due o tre elementi chiave. In questo caso ci sarebbero tutte le premesse per fare un’ottima stagione.”
Nando, la scelta di affidare la panchina del Cagliari all’esordiente Pisacane ha diviso i tifosi. Lei come la inquadra?
“Come una buona idea, che potrebbe risultare vincente. D’altra parte se l’Inter prende Chivu, che ha fatto appena dodici partite in serie A, perché il Cagliari non può ‘osare’ Pisacane? Fabio lavora da parecchio tempo in Sardegna, e in più l’anno scorso ha vinto una Coppa Italia Primavera. Insomma, la società l’ha osservato e ha valutato se le sue idee si sposassero, dal punto di vista tattico e caratteriale, con quelle del club. Certo, è chiaro che l’obiettivo sarà sempre quello della salvezza, ma ci potrebbe essere la possibilità di costruirsi in casa un allenatore capace, in prospettiva, di dare delle soddisfazioni alla piazza.”
L’anno scorso la salvezza è arrivata, ma la squadra ha faticato più del dovuto e, soprattutto, non ha mai convinto sul piano del gioco. Al contrario Pisacane, con la sua Primavera, ha sempre proposto un calcio brillante, vivace e intraprendente. La società può aver fatto, secondo lei, anche questa considerazione?
“Può darsi. E sarebbe pure una considerazione sensata. A patto, però, che poi il Cagliari raggiunga l’obiettivo. Giocare bene infatti è importante, ma più importante ancora è portare a casa il risultato. Naturalmente spesso proprio attraverso il gioco si arriva al risultato, ma quando si lotta per la sopravvivenza occorre anche saper ‘fare legna’ pur di raccattare punti preziosi.
Il Cagliari ora come ora deve aggiungere al suo roster due o tre elementi che migliorino il tasso qualitativo complessivo. Se lo farà darà a Pisacane la possibilità di lavorare con molta più serenità.”
In quali ruoli o reparti, secondo lei, l’organico dovrebbe essere rinforzato?
“Beh, intanto non sappiamo ancora quali saranno le uscite. Di sicuro un attaccante in più servirà come il pane, perché l’anno scorso Roberto Piccoli si è accollato quasi da solo il peso del reparto offensivo. Poi Augello non sarà confermato, e anche Zortea potrebbe andare via: loro due erano – uno a sinistra e l’altro a destra – tra i principali punti di forza dell’undici di Davide Nicola, e dunque andranno adeguatamente sostituiti.
La società ha già fatto un grosso sforzo riscattando Adopo, Piccoli e Caprile: questi tre rappresentano la colonna portante della squadra. In più Mina ha rinnovato il contratto, ma io prenderei anche un centrale difensivo più fresco, perché il colombiano e Luperto vanno benissimo ma, a mio giudizio, sarebbe il caso di avere in rosa un elemento giovane e di ruolo. A maggior ragione se pensiamo che l’anno scorso spesso Zappa è stato riadattato al ruolo di braccetto di destra nella difesa a tre. Non sarebbe male, infine, ingaggiare un centrocampista di inserimento: uno che sappia fare gol, tanto per capirci. Un profilo che l’anno scorso è palesemente mancato.”
Tra l’altro questa potrebbe essere la stagione della definitiva consacrazione di Prati: Pisacane è un tecnico abituato a valorizzare i giovani e potrebbe affidare al ravennate le chiavi del centrocampo.
“Certamente. Sono tutte osservazioni corrette. Ma ribadisco: a patto che il Cagliari esca dal mercato estivo significativamente rinforzato. Bastano, come dicevo prima, due o tre elementi che siano in grado di dare alla squadra maggiore solidità e spessore. E di garantire quei cinque-sei punti in più in classifica che possono portare i rossoblù dal quindicesimo all’undicesimo-decimo posto.”