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ESCLUSIVA TC - PASQUALE DOMENICO ROCCO: "Quest'anno la serie A sarà particolarmente competitiva, quindi il Cagliari dovrà fare un bel mercato: non necessariamente dispendioso, ma di qualità. La piazza merita palcoscenici prestigiosi"

ESCLUSIVA TC - PASQUALE DOMENICO ROCCO: "Quest'anno la serie A sarà particolarmente competitiva, quindi il Cagliari dovrà fare un bel mercato: non necessariamente dispendioso, ma di qualità. La piazza merita palcoscenici prestigiosi"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
Ieri alle 15:26Primo piano
di Matteo Bordiga

Pasquale Domenico Rocco, ex centrocampista del Cagliari e attualmente allenatore in seconda del Persija in Indonesia, ai microfoni di Tuttocagliari.net fa il punto sulle prospettive della formazione isolana in vista della prossima stagione di serie A, che secondo lui “sarà particolarmente impegnativa e competitiva”.

Pasquale, che Cagliari sta nascendo nel corso di questa campagna acquisti estiva? Quali possono essere le aspettative per il campionato che verrà?

“Intanto dico subito che la mia sensazione è che l’anno prossimo assisteremo a un campionato bello tosto. Anche le squadre che sono salite dalla cadetteria dispongono di notevoli risorse economiche, quindi il livello si alzerà inesorabilmente. Ergo, per essere competitivi bisognerà fare un buon mercato: non per forza dispendioso, ma certamente di qualità. Anche per questo motivo per azzardare delle previsioni un po’ più credibili occorre attendere la fine della campagna acquisti e cessioni, ma già da ora possiamo immaginare una serie A estremamente impegnativa e competitiva.”

Che ne pensa dell’ingaggio, ormai praticamente definito, di Michael Folorunsho? Si tratta di un centrocampista eclettico, in grado di interpretare più ruoli ma con una forte vocazione offensiva.

“Mi sembra davvero un ottimo acquisto: Folorunsho gioca a certi livelli ormai da diversi anni, ha una buona esperienza e potrà senz’altro dare una mano al Cagliari.”

Lei conosce le caratteristiche di Borrelli, attaccante ex Brescia che potrebbe affiancare – o, in alternativa, far rifiatare – Roberto Piccoli?

“Onestamente mi coglie un po’ impreparato: per me, lavorando all’estero, è difficile conoscere a menadito tutti i giocatori che militano in serie A o in serie B. So però che tutte le valutazioni di mercato sono state fatte con la ferma intenzione di migliorare qualitativamente la rosa rossoblù, dunque anche Borrelli è stato acquistato con cognizione di causa. Il Cagliari non deve rassegnarsi all’idea di lottare strenuamente tutti gli anni per mantenere la categoria, ma al contrario deve coltivare l’ambizione di vivere delle stagioni gratificanti a ridosso del centroclassifica o, meglio ancora, delle posizioni che consentono l’accesso alle competizioni europee. Poi non so quali siano i piani della società: anche l’idea di lanciare e di valorizzare dei giovani talenti potrebbe essere stimolante. In linea generale mi sento di dire che la piazza di Cagliari meriterebbe altri palcoscenici, anche se oggigiorno, con tutte le questioni relative agli sponsor e alle risorse economiche, compiere quel passettino in avanti è tutt’altro che semplice.”

Capitolo-Pisacane: il nuovo mister rossoblù non ha alcuna esperienza tra i professionisti, ma si è positivamente distinto alla guida della Primavera isolana. Secondo lei l’idea di affidargli la panchina della prima squadra si rivelerà vincente?

“Giulini ha fatto una scelta coraggiosa. Senz’altro Pisacane ha già dimostrato di avere delle qualità e, soprattutto, delle idee. Le faccio però il mio esempio personale: io oggi come oggi non sono affatto il tecnico che, qualche anno fa, aveva iniziato la sua avventura da allenatore. Anche io ero partito dal settore giovanile, e posso dire che ci vuole un po’ di tempo per formarsi. Detto questo, in serie A nessuno vuole - e può - fare esperimenti. Per cui la decisione di puntare su Pisacane non è stata certo un puro azzardo o un colpo di testa da parte della società, ma una scelta attentamente ponderata e compiuta per il bene del Cagliari. Quando si inizia ad allenare in serie A c’è sempre uno scotto da pagare: lo sanno bene i vari Pirlo, Inzaghi, Gattuso e tanti altri. In questa categoria non c’è spazio per gli errori, quindi devi essere bravo ad adattarti, a limitare gli - inevitabili - errori e a capire velocemente cosa devi fare per trovare la tua dimensione e per centrare gli obiettivi che ti ha assegnato il club.

Magari con Pisacane scopriremo un nuovo talento, sulla scorta di quanto accaduto con i vari Roberto De Zerbi ed Enzo Maresca. Quindi la scommessa è sicuramente intrigante. E potrebbe andare proprio nella direzione della valorizzazione dei talenti in erba coltivati virtuosamente nel settore giovanile rossoblù.”