ESCLUSIVA TC - RENATO ROFFI: "Alcuni tifosi saranno prevenuti, ma io sposo in pieno la scelta della società di dare fiducia a Pisacane. Tanti grandi allenatori sono partiti dalle giovanili. Sul mercato, però, punterei su giocatori d'esperienza"

Renato Roffi, di professione libero, ha trascorso quasi l’intera carriera con i quattro mori sul petto. Arrivato a Cagliari nel 1969 e aggregato stabilmente alla prima squadra nel 1971, fino al 1980 ha difeso i colori rossoblù.
Oggi Roffi, intervistato da Tuttocagliari.net, punta le sue fiches su Fabio Pisacane, a suo avviso “un bravo allenatore sul quale è stato giusto e doveroso scommettere”.
Renato, la tifoseria isolana è divisa tra chi ritiene la promozione di Pisacane una mossa potenzialmente vincente e chi invece parla di “azzardo”. Lei da che parte sta?
“Io dico che Pisacane è bravo. È un po’ come i giovani calciatori: sono talentuosi e promettenti, ma in Italia nessuno li fa mai giocare… Naturalmente lo attende un grande lavoro, perché dovrà dimostrarsi in grado di traghettare il Cagliari alla salvezza. Ma il fatto che gli abbiano dato questa opportunità significa che è stato valutato da persone esperte e competenti che lo conoscono molto bene. E, francamente, dare fiducia a un allenatore in erba, diciamo così, a me pare una bella cosa. Sia per lo stesso Pisacane che per la società, che in questo modo evita di spendere cifre esorbitanti per ingaggiare un tecnico dal curriculum più ‘impegnativo’.”
L’anno scorso i rossoblù, a fronte di una salvezza raggiunta con relativa tranquillità, non hanno mai rubato l’occhio né, tantomeno, divertito i propri tifosi. Magari l’auspicio del club, affidando la squadra a un allenatore emergente, potrebbe essere quello di vedere un Cagliari più spigliato e più propositivo sotto l’aspetto del gioco.
“Può essere. Anche se poi bisognerà naturalmente valutare i risultati che otterrà la squadra. Giocare bene e perdere non sarebbe un grande affare… Magari invece giochi male ma ti salvi e, allora, tutti diranno che l’allenatore è stato bravo. Ad ogni modo, ribadisco che a mio avviso la scommessa-Pisacane ha senso e potrebbe funzionare. Anche se molti tifosi saranno certamente prevenuti, io sposo in pieno la scelta della società. Anche perché di Fabio ho sentito parlare davvero molto bene. Attenzione: sappiamo tutti che una percentuale di rischio c’è, è innegabile. Ma, d’altro canto, tanti allenatori sono partiti dal settore giovanile e poi hanno fatto carriera.”
Nella passata stagione il Cagliari ha subito tanti gol e, al contempo, ne ha segnati ben pochi coi suoi attaccanti, con la sola eccezione di Roberto Piccoli. Secondo lei come dovrebbe muoversi il nuovo DS Angelozzi sul mercato per rendere questa squadra un po’ più competitiva?
“Rinforzerei proprio l’asse centrale e portante della squadra: prenderei un valido difensore centrale, un centrocampista di spessore e, soprattutto, un altro attaccante da affiancare a Piccoli. Il portiere, invece, mi sembra più che valido. Quel che è certo è che in questo momento non andrei su profili troppo giovani, ma prediligerei elementi di sicura affidabilità e di esperienza. Ci penserà già Pisacane, infatti, a portarsi appresso alcuni ragazzi promettenti della Primavera. In sede di mercato ingaggerei calciatori già pronti per la serie A.”