ESCLUSIVA TC - RICKY ALBERTOSI: "I cali del Cagliari nella ripresa? Forse un problema di preparazione. Liverani non avrebbe mai raggiunto i playoff. Il Parma l'ostacolo più duro"

ESCLUSIVA TC - RICKY ALBERTOSI: "I cali del Cagliari nella ripresa? Forse un problema di preparazione. Liverani non avrebbe mai raggiunto i playoff. Il Parma l'ostacolo più duro"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
lunedì 29 maggio 2023, 15:03Primo piano
di Matteo Bordiga

L’ultimo baluardo dei Giganti che conquistarono il mondo. Il muro di gomma che respingeva ogni minaccia, il portiere che coniugava l’efficacia dei suoi interventi con lo spettacolo di voli leggendari da un palo all’altro.

Ricky Albertosi, la “piovra” di Pontremoli, acchiappasogni di tutti gli attaccanti che provavano vanamente a bucarlo, è ricordato dal suo amico e compagno Giuseppe Tomasini come “un artista della porta”.

Dopo tanti anni continua a seguire affettuosamente il suo Cagliari, tifando per la pronta risalita dei rossoblù in serie A dopo l’amarissima retrocessione della scorsa stagione.

Ricky, cosa ne pensa del Cagliari attuale? Quali i pregi e quali i difetti principali?

“Intanto bisogna dire che giocare in serie B non è semplice. Ci sono tantissime partite che impegnano e stressano fisicamente i giocatori. Io credo sinceramente che la preparazione atletica non sia stata fatta nel migliore dei modi, e si vedeva soprattutto a inizio stagione: la squadra alternava prestazioni positive ad altre molto meno buone, e i risultati altalenanti ne erano la logica conseguenza. Ma anche nelle ultime partite ho notato un certo calo dei giocatori del Cagliari alla distanza: ultima in ordine di tempo la gara di playoff con il Venezia, che nel finale ha fatto correre lunghi brividi sulla schiena dei tifosi rossoblù.

Coi lagunari si è fatto un ottimo primo tempo, spumeggiante e divertente, ricco di occasioni e di folate offensive. Nel secondo tempo le energie sono andate progressivamente scemando, e nell’ultimo quarto d’ora il Cagliari è stato davvero molto in difficoltà. Si tratta di un film già visto, di una situazione che si è ripetuta più volte nel corso del campionato: spesso si è andati in vantaggio nel primo tempo e poi si è stentato a conservare l’1-0 o il 2-0 nella ripresa, andando in affanno o venendo castigati proprio negli ultimi minuti.

Io penso che i casi siano due: o subentra una certa ansia tra i calciatori, che li porta a chiudersi troppo nella propria metà campo per paura di prendere gol, oppure proprio fisicamente non riescono a reggere i ritmi che avevano imposto nel primo tempo e a proporre lo stesso calcio brillante e aggressivo. Col Venezia nella ripresa avrebbero dovuto colpire in contropiede, con gli avversari tutti sbilanciati nel tentativo di rimontare. E invece hanno solo sofferto senza mai riproporsi in avanti, prendendo il 2-1 e rischiando moltissimo al fotofinish.”

Che differenze vede tra il Cagliari di Liverani e quello di Ranieri? Il rendimento sotto la guida dei due tecnici, al netto del possibile problema della preparazione atletica non adeguata, è stato molto diverso.

“Beh, non c’è dubbio che il Cagliari di Ranieri giochi molto meglio rispetto a quello di Liverani. È più disinvolto, più sicuro, più autoritario. Lo dimostra il fatto che è riuscito a qualificarsi per i playoff: se fosse rimasto Liverani credo che non ce l’avrebbe mai fatta.”

Un giudizio sui singoli: quali sono i giocatori più determinanti nell’organico rossoblù, a parte il bomber Lapadula?

“Io credo che i due centrocampisti, Nandez e Makoumbou, abbiano un ruolo fondamentale. In difesa mi piace molto Altare, bravissimo di testa e forte fisicamente. La spina dorsale del Cagliari è costituita da questi tre-quattro giocatori, compreso ovviamente Lapadula che finalizza magistralmente il gioco di tutta la squadra. Il portiere, Radunovic, non l’ho seguito con costanza durante la stagione; per quel che ho visto mi sembra comunque un estremo difensore sicuro, affidabile e in grado di comandare la difesa.”

Che chance attribuisce al Cagliari di conquistare la promozione, passando attraverso le sfide con il Parma e, in finale, con Bari o Südtirol?

“Credo che lo scoglio maggiore sia rappresentato dal Parma. Se i rossoblù sconfiggessero i ducali poi affronterebbero probabilmente il Bari, una squadra a mio avviso alla loro portata. Ma superare gli emiliani non sarà affatto semplice.”