Ficcadenti: "Potrebbero servire ancora 5 punti, ma la squadra c'è. Il mio futuro? Penso solo al Chievo..."

Rifinitura in quel di Visco per il Cagliari, all'ultimo allenamento prima della gara contro il Chievo. Ficcadenti, che al termine ha parlato in conferenza stampa, si è soffermato sulla tattica e le due fasi di gioco, chiamando spesso a raccolta la squadra per specificare le direttive impartite. Al termine, per sciogliere le gambe, quindi minuti di partitella con Pinilla e Nenè in rete.
Massimo Ficcadenti è poi ripartito dai tre punti conquistati martedì. "Occorreranno ancora 3 punti, se non addirittura 4 o 5, per poter stare tranquilli. In ogni caso non è comunque nel mio carattere guardare troppo in là, diciamo che dobbiamo vivere intensamente una per volta le giornate che ancora mancano al termine del campionato: quindi a oggi vedo solo il Chievo. Da un paio di turni per di più scendiamo in campo anticipatamente rispetto agli altri e dunque l'unico espediente per stare tranquilli è conquistare la vittoria in ogni partita. La salvezza dipende solo da noi e come più volte ho sottolineato siamo in grado di raggiungerla con le nostre prestazioni sul campo".
Contro il Catania si è rivista, finalmente, una squadra capace di comandare il gioco e concretizzare le occasioni create. "La squadra, non ne ho mai dubitato, c'è e lo ha dimostrato nonostante i dubbi del secondo tempo di Parma: troppo brutto per essere vero. Ma attenzione, non eravamo scarsi allora così come non siamo diventati dei fenomeni adesso. Siamo semplicemente il Cagliari e credetemi davvero, non è poco, possiamo giocarcela con chiunque a cominciare appunto dal Chievo".
In settimana è arrivata, a parole, la conferma di Ficcadenti come tecnico rossoblù per la prossima stagione. "Il futuro? Anche qui rispondo allo stesso modo: il futuro per me al momento è il Chievo e poi di volta in volta saranno Genoa, Juventus e Fiorentina. Una cosa comunque posso anticiparla e riguarda la tifoseria rossoblu: sento di ringraziarla per quanto sta dimostrando nei nostri confronti in ogni circostanza, nonostante i disagi non ci fanno mancare il loro incitamento anche nelle difficoltà logistiche presenti. C'è un fine comune che unisce Società, staff, squadra e tifoseria, ed è il bene del Cagliari: più di così...".
Per tutti gli allenatori che in questo weekend si presentano ai microfoni, sarà inevitabile la domanda su Guardiola, fresco di addio al Barcellona. "In poco tempo ha praticamente vinto tutto. La sua scelta conferma lo spessore dell'uomo e dell'allenatore. Lotta scudetto? Ripeto: sono concentrato solo ed esclusivamente sul Cagliari. La lotta al vertice vede impegnate due grandi squadre per le quali però non ho nessuna preferenza".