Gazzetta - Suazo, cuore diviso a metà. Salvezza Cagliari e Scudetto Inter. Chivu ha una luce unica. Pisacane, che sorpresa"

In vista della sfida tra Cagliari e Inter, La Gazzetta delo Sport ha intervistato il doppio ex David Suazo, che ha il cuore diviso a metà: "Salvezza da un lato, scudetto dall’altro, così siamo tutti contenti...", spiega l'ex attaccante. "Oggi il Cagliari è a 7 punti e l’Inter a 6? Strano, lo ammetto. Sembra che ci sia un errore e invece no. Ma il calcio è più bello quando diventa imprevedibile. Più che soffermarci sui punti persi dall’Inter, diciamo che il Cagliari di Pisacane è la sorpresa del campionato: mi auguro resti a lungo nella parte sinistra della classifica. Conosce l’ambiente alla perfezione e ci sa fare... Bisogna dare merito alla società che ha fatto la scelta giusta rischiando".
Sui rossoblù: "Chi mi ha convinto di più nel Cagliari? Tre nomi sono sotto gli occhi di tutti: Belotti che non fa rimpiangere Piccoli, Mina e Caprile che guidano la difesa. Ma uno come Pavoletti serve nello spogliatoio e di Palestra sentiremo parlare molto. Occhio, però, soprattutto a Sebastiano Esposito che può finalmente trovare spazio ed avere la continuità che mancava".
Sui fratelli Esposito: "Perché Pio Esposito è ancora nell’Inter con il vento in poppa e Sebastiano no? Partiamo col dire che Pio è fortissimo, un dono per il calcio italiano, ha tutte le qualità per diventare il centravanti che la Nazionale sta cercando, ma non bisogna “stressarlo” troppo. La differenza col fratello è che lui ha trovato un allenatore come Cristian, che lo conosceva sin da bambino e non ha paura a lanciare i giovani. Seba aveva Lukaku davanti e con Conte, in quel particolare momento storico, era difficile emergere".
Su Chivu: "È bello vedere che con il lavoro si possa arrivare presto a questi livelli. Quando giochi, non puoi dire con esattezza che un tuo compagno diventerà tecnico, ma Chivu aveva una luce particolare. L’aveva lui e anche Cambiasso, un predestinato. A ripensare al Cuchu, che allenava già da giocatore, mi chiedo cosa aspetti a sedersi in panchina pure lui...".