Il doppio ex Firicano avvisa l'Udinese: "Il Cagliari ha un’identità, è un avversario scomodo. Pisacane ha un vantaggio"

L'ex difensore di Udinese e Cagliari, Aldo Firicano, ha inquadrato la sfida tra i bianconeri e i rossoblù in un'intervista concessa al Messaggero Veneto. Le sue parole sintetizzate da TuttoCagliari.net: "Il Cagliari corre bene, ha già una sua identità e sarà avversario molto scomodo per l’Udinese che difetta ancora in continuità - spiega Firicano -. Se mi aspettavo di ritrovare le due squadre appaiate in classifica a questo punto? Non proprio, ma al di là della posizione condivisa noto differenze significative, a cominciare dall’atteggiamento che è più convincente guardando i rossoblù di Pisacane. Il suo Cagliari, infatti, è già molto pimpante e ricco di entusiasmo, quindi molto diverso rispetto allo scorso campionato. L'Udinese? Purtroppo la ritrovo in scia con quella della seconda parte della scorsa stagione e quindi altalenante, con alcune partite o frangenti di gara giocati bene e altri no".

Firicano sottolinea l'importante cammino della squadra rossoblù: "Ha battuto Parma e Lecce, pareggiato con la Fiorentina e ha reso la vita durissima al Napoli, perdendo solo in pieno recupero. Con l’Inter ha sì perso, ma giocato bene. Ecco perché parlo di una continuità che va ricercata dall’Udinese, convinto che questa squadra ha le carte in regola per puntare all’Europa". 

L'Udinese deve puntare ai tre punti dopo un avvio altalenante: "Non sarà affatto semplice - ammonisce Firicano -, soprattutto per la convinzione nei propri mezzi che ha il Cagliari. Vero che Belotti purtroppo si è infortunato, ma ci sono altri buoni giocatori come il portiere Caprile, Palestra, Obert, Sebastiano Esposito. Sono giovani di prospettiva mixati con gli esperti, Mina su tutti». Pisacane propone la difesa “a 3.  Runjaic invece ha cambiato già modulo più volte? Tralasciando i moduli, il vantaggio di Pisacane è di avere giocato a Cagliari e di conoscere bene il processo identitario che l’intera Sardegna ha con la squadra. Lui sta solo agevolando un senso di appartenenza che anche il Friuli conosce benissimo con l’Udinese».