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Mauro Valentini: "Ora il Cagliari, a differenza di quello che talvolta accadeva in passato, ha sempre voglia di sudare e di combattere. E ha una sua fisionomia ben precisa. Col Bologna punterei sul 3-5-2, per chiudere le corsie laterali"

Mauro Valentini: "Ora il Cagliari, a differenza di quello che talvolta accadeva in passato, ha sempre voglia di sudare e di combattere. E ha una sua fisionomia ben precisa. Col Bologna punterei sul 3-5-2, per chiudere le corsie laterali"
Oggi alle 17:31Primo piano
di Matteo Bordiga

È lucido ed equilibrato il giudizio di Mauro Valentini, storico ex difensore del Cagliari interpellato da Tuttocagliari.net, sul cammino fin qui compiuto dai rossoblù in serie A sotto la guida del nuovo tecnico Fabio Pisacane.

Mauro, a inizio stagione in molti definivano la scelta di affidare la panchina isolana a un allenatore esordiente come un azzardo. Che bilancio si può abbozzare dopo le prime sei giornate di campionato?

“Anche io avevo detto che assumere Pisacane poteva essere un rischio. Ma avevo anche aggiunto che se non si dà mai la possibilità a un giovane allenatore di cominciare il suo percorso poi diventa difficile scoprire nuovi talenti della panchina. E Fabio ha meritato di avere la chance che Giulini gli ha dato. Tra l’altro, direi che per adesso si è dimostrato all’altezza della situazione: la squadra ha una struttura precisa ed è ben organizzata. E, cosa tutt’altro che secondaria, ha voglia di combattere e di sudare… a differenza di ciò che, ogni tanto, capitava in passato. Al nuovo mister chiedevamo tutti di migliorare la qualità del gioco del Cagliari, e devo dire che ora come ora si vedono anche delle buone trame.”

Domani è in programma Cagliari-Bologna all’Unipol Domus: quale potrebbe essere il leitmotiv tattico della gara?

“Immagino un Cagliari molto attento e anche piuttosto chiuso, perché il Bologna sul piano del palleggio non è secondo a nessuno. Prevedo che i felsinei manterranno a lungo l’iniziativa, ma i sardi si giocheranno le loro chance grazie alle ripartenze veloci, che potrebbero mettere in crisi la retroguardia emiliana.”

Il Bologna è particolarmente temibile sugli esterni: un elemento come Orsolini, ad esempio, non ha bisogno di presentazioni. Tuttavia quando il Cagliari ha schierato una retroguardia a cinque poi ha faticato, e non poco, a produrre gioco dalla cintola in su. Lei se fosse in Pisacane cercherebbe di tamponare le iniziative avversarie con l’utilizzo di terzini abili in marcatura, proponendo di fatto una difesa a cinque, oppure “oserebbe” con una difesa a quattro pur di alzare il baricentro della squadra?

“Io personalmente opterei per un 3-5-2, proprio perché il Bologna è dotato di ali offensive di grande qualità. Di conseguenza credo che la priorità sia quella di chiudere a doppia mandata le corsie laterali. Ripeto: mi aspetto un Cagliari accorto e prudente, ma sempre pronto a colpire di rimessa. Penso che Pisacane imposterà in questo modo la partita.”