Palestra: "A Cagliari sto benissimo. I compagni mi aiutano e in campo cerco sempre di dare il massimo"

In vista della sfida contro la Svezia, valida per le qualificazioni a EURO U21 2027, il difensore del Cagliari Marco Palestra ha parlato ai microfoni di Vivo Azzurro TV direttamente dal ritiro di Bagno di Romagna. Fiducia, coesione del gruppo e voglia di crescere al centro delle sue dichiarazioni. Di seguito le sue parole sintetizzate dalla redazione di TuttoCagliari.Net:
Riparte il cammino verso l'europeo: dopo le prime due vittorie, adesso arrivano due gare in casa da sfruttare per cercare di ipotecare ancora di più le qualificazioni.
"Sì, sicuramente adesso ci aspettano due gare molto impegnative. Abbiamo la fortuna di giocarle entrambe in Italia, quindi può essere un vantaggio in più, sperando che venga più gente possibile a darci una mano. Noi ci faremo trovare pronti in entrambe le sfide. Adesso pensiamo prima alla Svezia, che è una squadra importante, ma siamo sicuri che faremo due belle partite".
Con Montenegro e Macedonia avete già dato una bella dimostrazione di questo nuovo gruppo. Ora Svezia e Armenia: la Svezia è probabilmente una delle squadre tecnicamente più attrezzate del girone. Quindi intanto il focus è soprattutto su di loro, no?
"Sì, sicuramente la Svezia è una squadra molto attrezzata, il focus è su di loro anche perché è la prima partita che giocheremo in questo raduno. Conosciamo le loro qualità, ma soprattutto conosciamo le nostre. Siamo una grande squadra, lo abbiamo fatto vedere nelle prime due partite e abbiamo anche ampi margini di miglioramento, quindi dobbiamo continuare così, sperando di continuare a fare bene".
Questo ciclo di Baldini è un ciclo nuovo, quindi gruppo nuovo. Tu avevi preso parte, in qualche modo, anche alla gestione precedente, nelle ultime partite. Come vedi questo gruppo, anche in chiave futura? E tu, magari, hai un po’ più di esperienza: aiuti anche quelli che ne hanno un po' meno?
"Sì, sì, il gruppo è molto bello. Ci sono tanti ragazzi nuovi che magari vengono dall'Under 20 o Under 19 negli anni passati, ma c’è anche chi, come me, era già qui dall'anno scorso per l’Under 21. Abbiamo già creato un bel gruppo, siamo tutti uniti, ci troviamo bene e ci si aiuta. Vedo un gruppo molto bello, molto coeso, e siamo felici tutti di essere qua con un nuovo mister, un nuovo staff: sta andando tutto benissimo"
Questo fatto di poter scalare da un'Under all’altra vi aiuta a formare sempre di più un'unione e quindi uno spirito di gruppo maggiore?
"Sì, sicuramente sì, anche perché alcuni si conoscono ovviamente, perché in tutti gli anni ci siamo affrontati, quindi ci conosciamo già un po'. Però qui stiamo bene tutti insieme, sappiamo le nostre qualità e siamo contenti di stare sempre insieme".
Come sta andando invece la tua stagione finora? Tu sei uno dei giovani più interessanti della Serie A che sta emergendo. Il passaggio al Cagliari è stato importante perché stai trovando spazio anche da titolare. Quanto è importante poter giocare con costanza anche nel club, per poter poi dare il massimo in Nazionale?
"No, certo. Io sono contentissimo di essere a Cagliari, sono veramente contento. Sto giocando con continuità, devo ringraziare il mister e i compagni che mi hanno fatto sentire subito a casa, veramente da quando sono arrivato. Mi sento bene, sento che posso dare una mano là, come anche qua in Nazionale ovviamente, e quindi spero solo che, andando avanti, io continui a crescere e a cercare di far vedere il meglio possibile delle mie qualità".
C’è un giocatore a cui ti ispiri particolarmente nel tuo ruolo?
"A chi mi ispiro? Personalmente non ho mai avuto uno proprio del mio ruolo, ma diciamo che cerco di ascoltare tantissimo i miei compagni, tutti, ma soprattutto quelli della mia posizione. Per esempio, l'anno scorso all’Atalanta ho avuto la fortuna di essere compagno di squadra di giocatori come Zappacosta, Cuadrado, Ruggeri, Bellanova, che mi hanno aiutato tutto l'anno. Ho cercato di apprendere il più possibile, quindi li ho sempre ringraziati perché mi hanno aiutato tantissimo. E anche qua a Cagliari, ovviamente, tutti i miei compagni mi aiutano, e quindi io cerco solo di ascoltarli, perché ovviamente, essendo giovane, è giusto che ascolti chi ha più esperienza, perché può saperne più di me. Poi cerco di dare il meglio quando vado in campo".