SALA STAMPA - Giulini: "Dedicata a Riva. Il Cagliari è Ranieri. C'era un popolo che soffiava dietro"

SALA STAMPA - Giulini: "Dedicata a Riva. Il Cagliari è Ranieri. C'era un popolo che soffiava dietro"TUTTOmercatoWEB.com
domenica 19 maggio 2024, 16:08Primo piano
di Martina Musu

Tommaso Giulini ha parlato dal Mapei Stadium di Reggio Emilia dopo la salvezza dei sardi. Di seguito le sue parole riportate da TMW.

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Giulini: "Dedicata a Riva. Il Cagliari è Ranieri. C'era un popolo che soffiava dietro"

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OGGI ALLE 15:54SERIE A

di ANTONIO PARROTTO  @ANTONIOPARR8

15.44 - Conferenza stampa anche per il presidente del Cagliari Tommaso Giulini che ha parlato dal Mapei Stadium di Reggio Emilia dopo la salvezza dei sardi.

15.44 - Inizia la conferenza.

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"Inizio io perché credo sia doveroso dedicare la salvezza a chi per decenni l'ha rappresentato e la rappresenterà per sempre, a chi ha scritto la storia di Cagliari, anche socialmente per un riscatto che in quegli anni la Sardegna si meritava, nell'anno in cui Gigi è mancato non potevamo mancare. Il primo pensiero è andato a lui. Mi è sempre stato vicino negli ultimi anni, c'è sempre stato nei momenti complicati, come penso ci sia sempre stato quando non c'ero io. Non voleva vedere le partite ma chiedeva sempre, si guardava le immagini. Lui è stato fondamentale per il ritorno di mister Ranieri, ci siamo stati dietro un mese. Il mister era molto intrigato ma aveva timore di non farcela anche perché all'epoca navigavamo in brutte acque e quella dichiarazione di Riva è stata fondamentale. Se oggi siamo qua a festeggiare, dopo Bari, è gran parte per Ranieri e quindi il primo pensiero va a Gigi. I tifosi si sono sempre più uniti quando è mancato, credo che lui sia stato il simbolo dell'unione per tutti i sardi. Quando è mancato credo che sia stato uno dei momenti più forti dell'anno. A tutti piace parlare delle dimissioni dell'Inter ma quando ci siamo guardati negli occhi in quel momento abbiamo capito che non poteva finire in modo diverso".

Ranieri ha detto che vuole aspettare. Immagino che ci sarà la conferma da parte della società. Venezia, Bari, Reggio Emilia: quali emozioni? Qual è stato il momento decisivo quest'anno?
"Ringrazio il mister perché mi ha voluto portare lui davanti ai tifosi, facevo fatica a trattenere le lacrime, andare con Claudio sotto la nostra gente...Il Cagliari è Ranieri oltre che Riva, andarci con lui è stato stupendo. Senza questi tifosi non saremmo arrivati qui ora. Quando giochi con la disperazione non è facile, loro ci hanno provato, ma noi siamo venuti fuori perché credo che nell'ultima mezz'ora su tutti i contrasti, tutte le palle, si vede che c'era un popolo che soffiava dietro. Tu ricordavi Venezia dove ci è crollato il mondo addosso, è stato uno dei momenti più brutti della mia vita. E poi la dedica egoisticamente va a mio papà. Se ho fatto tutto questo è per merito suo, mi piace ricordarlo così. Quando ho visto che giocavamo il 19 maggio sapevo che saremmo usciti con i 3 punti. Ranieri?Visto lato società, non lato spogliatoio, credo che quel giorno sia stato giusto, dopo la partita con la Lazio, mettere questi ragazzi davanti alle proprie responsabilità. Chi è arrivato quest'anno ci ha messo un po' a capire dove è arrivato, quanta responsabilità si ha quando si indossa questa maglia. Credo sia stato quello il momento chiave. Io e Ranieri siamo andati a cena l'altra sera, abbiamo parlato come abbiamo parlato dopo Bari che poteva essere un buon momento per il mister. Il mister come ci ha pensato dopo Bari ci sta pensando in questi giorni, sa quanto vorremmo che rimanesse più di un altro anno perché l'unione che si è creata in questo anno e mezzo convinto di poter fare ancora meglio l'anno prossimo e penso che ci penserà per bene prima di lasciare. Bonato a gennaio, quando ci ha portato Mina e Gaetano in questa salvezza, perché il mercato minimalista è stato chirurgico. Abbiamo firmato un contratto a gennaio con lui che diceva che in caso di salvezza avrebbe prolungato per 2 anni e oggi posso annunciarlo".

Il mercato?
"L'estate prossima dovremo essere ancora più bravi. Se il girone d'andata non è andato come speravamo è perché qualche errore lo abbiamo commesso anche noi. Sono contento per Matteo, ho lottato, perché è tutto mio. Se Gaetano e Mina sono di Bonato, Prati è mio. Non ho mollato quest'estate, abbiamo speso anche qualcosa in più del nostro budget, motivo per cui è stato complicato accontentare il mister quando voleva due centrali, ma Prati farà strada, diventerà un campione e diventerà un giocatore importante un giorno anche per la Nazionale".