Corsera - Squalifica finita, riecco Paratici: "Non ho smesso di pensare al calcio"

Dopo due anni e mezzo lontano dai riflettori, Fabio Paratici è pronto a rientrare nel mondo del calcio. Il dirigente, artefice della Juventus dei nove scudetti consecutivi, dei 19 trofei conquistati e delle due finali di Champions League raggiunte tra il 2010 e il 2021, ha terminato la squalifica di 30 mesi legata all’inchiesta sulle plusvalenze.
A 53 anni appena compiuti, Paratici è pronto a rimettersi in gioco. Lo fa senza clamore, nel suo stile, con poche parole ma idee chiare. «Non ho mai smesso di pensare al calcio», le sue parole riportate dal Corriere della Sera.
Tra le ipotesi per il futuro, una nuova avventura al Tottenham – club da cui si era separato “di comune accordo” all'indomani dello stop – resta sul tavolo. In passato, anche il Milan aveva sondato la possibilità di affidargli un ruolo dirigenziale. Ma per chi lo conosce bene, la vera priorità resta una sola: tornare a fare ciò che ama, osservare partite, studiare talenti, costruire squadre. Una passione che non si è mai sopita.
La sua carriera resta legata a intuizioni che hanno segnato un’epoca alla Juve: Arturo Vidal acquistato per 12,5 milioni di euro, Andrea Barzagli portato a Torino per appena 300mila euro, e i colpi a parametro zero di Pirlo e Pogba, simboli di un’intelligenza calcistica sopra la media. L'operazione Cristiano Ronaldo fu al tempo stesso l’apice della sua ambizione e l’inizio delle difficoltà, anche a causa dell’impatto della pandemia.
Ora, con la squalifica alle spalle, Paratici è pronto a rientrare. Londra potrebbe essere di nuovo casa, ma ciò che conta davvero è che il calcio, per lui, non si è mai fermato.