Euro 2032, giovedì progetto Franchi presentato alla Uefa. Stadio viola ha un grande vantaggio rispetto a quelli di Milano, Bologna, Cagliari, Palermo, Salerno e Napoli
"Funaro, missione a Nyon: il progetto del Franchi sarà presentato alla Uefa". Così titola l'edizione di Firenze de La Repubblica.
Il dossier sul nuovo stadio Franchi arriva a Nyon. A poco meno di tre settimane dalle pesanti criticità emerse in Curva Fiesole e dai ritardi accumulati sul progetto di riqualificazione, si apre uno spiraglio importante sul fronte UEFA. Giovedì prossimo una delegazione istituzionale e tecnica volerà in Svizzera per un incontro decisivo.
A rappresentare Palazzo Vecchio ci saranno la sindaca Sara Funaro, l’assessora allo Sport Letizia Perini, la direttrice generale Lucia Bartoli e l’ingegnere Alessandro Dreoni. Con loro anche una rappresentanza della Fiorentina e i progettisti di Arup, chiamati a illustrare lo stato dell’arte dei lavori e a delineare gli scenari di sviluppo del cantiere.
Il faccia a faccia con la UEFA avrà un duplice obiettivo: da un lato, rafforzare la candidatura di Firenze come sede di Euro 2032, edizione assegnata congiuntamente a Italia e Turchia; dall’altro, valutare l’eventuale supporto economico europeo necessario per completare l’opera.
Firenze, al momento, figura tra i cinque stadi italiani in pole position per accogliere la manifestazione continentale. A superare il Franchi in termini di requisiti UEFA sono solo l’Allianz Stadium di Torino, considerato già certo della partecipazione, e l’Olimpico di Roma, che comunque richiede alcuni adeguamenti. Rispetto ad altre città in corsa – Milano, Bologna, Cagliari, Palermo, Salerno e Napoli – l’impianto progettato da Pier Luigi Nervi gioca una carta determinante: i lavori sono già partiti e l’intero restyling, una volta completato, garantirà tutti gli standard necessari per ospitare un grande evento internazionale.
In più, Firenze può vantare un curriculum recente che parla da sé: la partenza del Tour de France nel 2024 ha già certificato le capacità organizzative della città per quanto riguarda eventi sportivi di caratura mondiale. L’obiettivo è chiudere i cantieri entro il 2029, in tempo per la manifestazione europea.
Ed è proprio la possibilità di essere scelti per Euro 2032 a rappresentare l’asse strategico della missione a Nyon: l’inserimento ufficiale nella lista degli stadi ospitanti potrebbe garantire quei finanziamenti aggiuntivi necessari a portare a termine l’intero progetto di riqualificazione.