UN MIRTO CON... EMILIANO MELIS

UN MIRTO CON... EMILIANO MELIS
venerdì 11 agosto 2023, 00:00Un mirto con...
di Matteo Bordiga

L’apice della sua carriera l’ha toccato forse proprio nei primi anni, quelli trascorsi in maglia rossoblù. Il periodo cagliaritano di Emiliano Melis è stato ricco di soddisfazioni, momenti memorabili, giocate virtuose e numeri di alta scuola. Sei le reti complessive siglate con la squadra della sua città (per l’esattezza lui è selargino doc), e la gioia di debuttare in serie A sotto la guida di Renzo Ulivieri (seppure in un’annata sfortunata, sfociata nella retrocessione).

Ancora oggi attento osservatore delle vicende rossoblù, Emiliano promuove con riserva il mercato fin qui condotto dalla società isolana.

Emiliano, come può essere giudicato l’operato della dirigenza sarda nella sessione di mercato estiva? Sono arrivati diversi giocatori: alcuni affermati, altri tutti da scoprire, altri ancora da rilanciare. Il Cagliari si è realmente rafforzato o, visti anche gli infortuni di Rog e Lapadula, manca ancora qualche pedina-chiave nello scacchiere di Ranieri?

“Credo che la società farà ancora qualche operazione in entrata, perché la rosa è da completare soprattutto dalla cintola in su. Tuttavia, a mio parere finché c’è Ranieri al timone possiamo dormire su due guanciali. Se le scelte, sia in entrata che in uscita, le fa lui possiamo stare certi che verrà fuori una squadra logica ed equilibrata. Claudio conosce il calcio meglio di chiunque altro, e sarà il primo a voler ben figurare nella stagione del ritorno in serie A. Per cui c’è da essere fiduciosi.”

Lei, per quanto riguarda il rinforzo in attacco, punterebbe più su una seconda punta veloce e guizzante alla Luvumbo o su un centravanti di peso in grado di farsi valere in area e di garantire un certo numero di gol all’anno? Fermo restando che l’uzbeko Shomurodov, per caratteristiche, può agire sia da prima che da seconda punta.

“L’ideale sarebbe trovare un attaccante completo, in grado di fare reparto e di giocare con la squadra e, al contempo, bravo tecnicamente. Non sarà ovviamente facile individuarlo sul mercato, ma il profilo a mio avviso è quello: una prima punta forte fisicamente ma abile anche a saltare l’uomo e a mandare in rete i compagni.”

Saltare l’uomo e mandare in rete i compagni era la sua specialità. Ora è un compito appannaggio di Marco Mancosu, l’unico vero trequartista in rosa, che però è infortunato e rientrerà più avanti.

“Quanto tornerà abile e arruolato Ranieri lo saprà certamente utilizzare al meglio. Sono certo che anche Marco avrà un ruolo in questo Cagliari, magari subentrando a partita in corso quando i ritmi si abbasseranno e, a maggior ragione, un giocatore tecnicamente da serie A come lui potrà essere determinante. Ranieri inizierà col 4-4-2 - come ha dichiarato - ma poi durante la gara, a seconda delle esigenze, potrà tranquillamente cambiare il modulo riproponendo il trequartista dietro alle due punte.”

Venendo al reparto arretrato, pare scontato l’ingaggio di almeno un difensore centrale che conosca già la serie A, dal momento che il pacchetto difensivo, a oggi, è composto quasi esclusivamente da giovani.

“Sì, direi che un rinforzo è necessario. Anche perché Ranieri, quando è arrivato a Cagliari a metà campionato, per prima cosa ha sistemato la difesa. È molto attento a curare la fase difensiva come concetto di squadra, e penso che il reparto vada puntellato con un elemento d’esperienza. Magari proprio nell’ultima fase del calciomercato il Cagliari troverà la pedina mancante che, prima degli ultimi sviluppi negativi, sembrava potesse essere Palomino.”

Emiliano, a quale massimo obiettivo può aspirare secondo lei questo Cagliari, dando per scontata la chiusura di almeno un altro paio di colpi di mercato?

“Salvaguardare la categoria sarebbe già una gran cosa. Quest’anno sono salite dalla B formazioni importanti e competitive: penso ad esempio al Genoa. La serie A sarà complicata e difficile. Dovremo trovare tre squadre da tenere sotto di noi. Ma credo che il Cagliari abbia le carte in regola per aprire un nuovo ciclo e per rimanere in pianta stabile nella categoria regina.”