UN MIRTO CON... RAFFAELE PAOLINO

UN MIRTO CON... RAFFAELE PAOLINOTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Luca Di Leonardo
sabato 27 agosto 2022, 00:00Un mirto con...
di Roberta Lai

Riguardo all'attualità in chiave Cagliari, la redazione di TuttoCagliari.Net ha intervistato in esclusiva Raffaele Paolino, attaccante dei sardi dal 1989 al 1991 L'analisi del momento dei rossoblù da parte di uno dei grandi protagonisti della storica promozione in Serie A sotto la guida di Claudio Ranieri.

Arrivò al Cagliari a vent’anni. Che consiglio darebbe ai giovani rossoblù?

“Di dare tutto per un’isola. La gente, la tifoseria apprezza l’impegno e la lotta per la maglia”.

Nonostante il breve tempo passato in Sardegna è diventato ben presto beniamino dei tifosi. In tanti ricordano ancora la coppia d’attacco formata da lei e Provitali che portò la squadra alla promozione in Serie A.

“Quando arrivai a Cagliari il primo impatto fu durissimo. È una realtà diversa dal nord ma quando poi conosci la tifoseria, la storia del Cagliari, la città e la gente ti passa la malinconia. Non è facile arrivare lì a vent’anni. Bisogna entrare bene nella mentalità sarda, allora sì che uno si trova benissimo in Sardegna”.

Passiamo all’attualità: come vede il Cagliari?

“Non sarà un’annata facile, la Serie B in questa stagione è più una A2. Sarà un campionato veramente tosto in cui il Cagliari centrerà sicuramente i playoff ma arrivare tra le prime due non sarà semplice. La vittoria con il Cittadella, soprattutto per quanto visto al secondo tempo, mi fa pensare che siano sulla strada giusta”.

Cosa le è piaciuto di quella partita?

“La squadra, come ha detto mister Liverani, deve sicuramente migliorare. All’inizio erano un po’ paurosi ma la cosa che mi è piaciuta di più è stata la rabbia, al secondo tempo, di volere quella vittoria. In fase difensiva, però, c’è ancora da lavorare”.

Parliamo di attaccanti. Un dubbio che attanaglia Liverani è quello riguardante il ballottaggio Lapadula-Pavoletti. I due possono coesistere in campo?

“Sono due attaccanti che si possono integrare benissimo, hanno caratteristiche diverse. Pavoletti è più una punta centrale, bravo di testa mentre Lapadula è uno che gira intorno, corre molto. A mio modo di vedere possono coesistere, sarà Liverani che li vede tutti i giorni a decidere. Arriverà, però, il momento in cui dovranno giocare entrambi”.

È rimasto sorpreso dalla prestazione di Zito Luvumbo?

“Sì, mi ha sorpreso. Non lo conoscevo e ho visto un ragazzo molto interessante”.

L’enigma rimane però Gaston Pereiro. Cosa pensa del giocatore?

“È un giocatore forte, così come tutto il reparto avanzato. Io dico che il Cagliari ha l’attacco e il centrocampo più forti del campionato. Ci sarà una bella concorrenza lì davanti, una bella battaglia per accaparrarsi la maglia da titolare”.

Domani la trasferta a Ferrara contro la Spal. Che partita si aspetta?

“Mi aspetto il Cagliari del secondo tempo contro il Cittadella. Un Cagliari voglioso di conquistare la vittoria. La Spal ha qualche difficoltà e i rossoblù possono fare una buonissima partita”.

La convince la scelta di Liverani alla guida tecnica?

“Al momento no perché trovo un ambiente surriscaldato dalla retrocessione. Liverani ha bisogno di un po’ di tempo per il gioco che vuole. Mi auguro che alla fine si riveli la scelta giusta”.

Chi avrebbe scelto?

“Claudio Ranieri”.

Quali ricordi ha di quella storica promozione in Serie A di cui lei è stato protagonista?

“Ranieri ci fece credere che si poteva fare l’impresa a cui nessuno credeva inizialmente. I tifosi, dopo le prime tre partite perse, ci diedero una grande spinta. Fu lui l’artefice di tutto”.

In Serie B, in questa stagione, anche Modena e Venezia, due squadre in cui ha giocato. Che tipo di campionato si aspetta da parte loro?

“Modena è una piazza importante, con una società e un progetto ambizioso. Mi aspetto che faccia un buon campionato. Stessa cosa per il Venezia. Il Cagliari non può avere paura nei loro confronti”.

Si ringrazia Raffaele Paolino per la disponibilità e la cordialità nell’accettare e svolgere questa intervista.