Bove è pronto al rientro, ma in Italia le norme lo frenano: il campo non sarà il Franchi

Bove è pronto al rientro, ma in Italia le norme lo frenano: il campo non sarà il FranchiTUTTOmercatoWEB.com
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di Vittorio Arba

Edoardo Bove è finalmente vicino al ritorno in campo dopo l’arresto cardiaco subito durante Fiorentina-Inter. Come riportato da FirenzeViola.it, gli ultimi esami svolti a marzo all’ospedale Torrette di Ancona hanno dato esito completamente negativo: nessuna anomalia, solo un ultimo test da superare per ottenere l’idoneità agonistica. Il problema, però, è normativo. In Italia, chi ha un defibrillatore sottocutaneo — come quello impiantato a Bove lo scorso dicembre — non può ottenere l’idoneità per giocare a livello professionistico.

Una restrizione che non esiste all’estero: in Premier League, ad esempio, Eriksen è tornato a giocare proprio con lo stesso dispositivo. Dal 1° luglio il centrocampista tornerà alla Roma, poiché non ha maturato con la Fiorentina le presenze necessarie per far scattare l’obbligo di riscatto. Sempre secondo FirenzeViola.it, sul tavolo ci sono tre opzioni: restare in giallorosso (ma senza possibilità di giocare), un nuovo prestito in Serie A (con le stesse limitazioni) o un trasferimento all’estero, dove potrebbe subito tornare protagonista. Al momento, una modifica alle normative italiane non sembra all’orizzonte, frenando di fatto ogni ipotesi di permanenza nel nostro campionato.