Mancini si racconta: "Ho sbagliato a lasciare la Nazionale, ma ho imparato dai miei errori"

Mancini si racconta: "Ho sbagliato a lasciare la Nazionale, ma ho imparato dai miei errori"TUTTOmercatoWEB.com
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Ieri alle 21:45Altre notizie
di Vittorio Arba

Roberto Mancini, ex commissario tecnico della Nazionale italiana, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Transfermarkt, soffermandosi su diversi aspetti del calcio italiano e internazionale. Tra analisi, riflessioni e qualche rimpianto, il tecnico ha tracciato un quadro lucido della situazione attuale. Negli ultimi anni, i club italiani hanno spesso raggiunto le fasi finali delle competizioni europee – l’Inter, ultima in ordine di tempo, ha disputato la finale di Champions League – eppure continua a serpeggiare l’idea di un calcio italiano in crisi. Mancini ha spiegato così l’origine di questa percezione: "La Serie A sta vivendo un cambiamento radicale nella mentalità e nella struttura. È finita l’epoca dei patron che investivano per passione. Oggi il calcio è un business internazionale e la proprietà dei club riflette questa realtà. Per avere successo, tifosi, stampa e l’intero sistema devono comprendere e adattarsi a questo cambiamento fondamentale".

Interrogato sulle squadre che più lo hanno colpito nel corso della stagione, l’ex ct non ha avuto dubbi: "In Italia, Bologna, mentre all’estero il PSG, per il mix di giovani talenti e lo spirito di gruppo". Spazio anche al tema azzurro, con Mancini che ha confessato il rammarico per aver lasciato la guida della Nazionale, sottolineando però anche gli elementi fondamentali per un ritorno ai vertici: "Ho rimpianto di aver lasciato l’Italia e col senno di poi ho capito l’errore. Sono errori da cui ho imparato e che non ripeterò. Allenare una Nazionale è diverso: non hai i giocatori ogni giorno per farli crescere. Ma devi dare un’identità alla squadra e creare un’alchimia tra giocatori che non giocano abitualmente insieme. Bisogna creare un gruppo unito e vincente".