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UN MIRTO CON... ANDREA PISANU: "Nutro grande fiducia nel Cagliari che verrà: la società ha sposato la filosofia della programmazione a lungo termine. Mercato? Angelozzi ora è come se giocasse a poker: le trattative si chiuderanno più avanti"

UN MIRTO CON... ANDREA PISANU: "Nutro grande fiducia nel Cagliari che verrà: la società ha sposato la filosofia della programmazione a lungo termine. Mercato? Angelozzi ora è come se giocasse a poker: le trattative si chiuderanno più avanti"TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 00:01Un mirto con...
di Matteo Bordiga

L’ex rossoblù Andrea Pisanu, interpellato da Tuttocagliari.net, fornisce il suo punto di vista sui movimenti di mercato della società isolana e auspica un Cagliari in grado di compiere un piccolo salto di qualità nel campionato che inizierà tra qualche settimana.

Andrea, che Cagliari sta nascendo in questa lunga e intensa estate di calciomercato?

“Un Cagliari che, devo ammetterlo, mi piace. Stiamo puntando su alcuni giovani di valore e, tra l’altro, ultimamente circola in modo insistente il nome di Sebastiano Esposito per l’attacco: con Piccoli potrebbe costituire un tandem molto affiatato. E poi mi sembra che, in linea generale, rispetto al recente passato la società sia molto più orientata a costruire un progetto duraturo. La parola chiave, insomma, è programmazione. D’altronde le cosiddette squadre ‘piccole’ devono assolutamente ricorrere a un’oculata programmazione se vogliono intraprendere un percorso che dia dei frutti nel lungo periodo. Questo riguarda anche la scelta di Pisacane, che a una prima analisi potrebbe sembrare un po’ azzardata. In realtà Fabio, pur non essendo originario di Cagliari, è praticamente un cagliaritano acquisito. Conosce perfettamente l’ambiente e ha fatto esperienza nel settore giovanile. Dunque secondo me è giusto che gli venga concessa la chance di allenare la prima squadra.

Ovviamente ci saranno momenti complicati – per il Cagliari come per tutte le altre compagini di serie A – in occasione dei quali sarà fondamentale che la società faccia quadrato attorno al gruppo e, in particolare, alla figura del mister.”

Proviamo a concentrarci sulla composizione della rosa rossoblù: a centrocampo ci sono state tante partenze, finora solo parzialmente compensate dagli arrivi di Folorunsho e di Mazzitelli. E se il reparto nevralgico è forse quello che ha maggiore bisogno di nuovi innesti, lei non crede che anche in difesa servirebbero delle valide e affidabili alternative ai centrali titolari Mina e Luperto?

“Il Cagliari è ancora un cantiere aperto, come è normale che sia in questa fase di mercato. I direttori sportivi in questo periodo è come se giocassero a poker: nascondono le loro mosse per poi metterle a segno non appena si materializzano le condizioni ideali. E il DS cagliaritano, Angelozzi, ha esperienza da vendere. Di certo ora come ora qualche pedina manca all’interno dell’organico, ma le scelte della società dovranno tenere conto soprattutto delle idee tattiche di Pisacane. È infatti auspicabile ricorrere ad acquisti mirati e funzionali al modulo utilizzato dal proprio allenatore piuttosto che prendere giocatori talentuosi ma che poi, magari, non si adattano al progetto tecnico varato dal mister.

Comunque io nutro grande fiducia nel nuovo Cagliari che sta venendo su. Sento un’aria nuova e carica di entusiasmo. Sarebbe bello rendere partecipi i tifosi di questo cambiamento che si vuole veicolare; del resto mi sembra che la città stia rispondendo bene fin da adesso. Diamo il tempo ad Angelozzi di lavorare e di allestire una rosa che possa inaugurare una nuova era.”