QUI PARMA - Cutrone: "Il gioco del mister esalta le mie qualità. Sono entrato nei meccanismi della squadra già dal primo giorno"

L'attaccante del Parma, Patrick Cutrone, è intervenuto a News dai Campi della Serie A, live a RadioTV Serie A. Le sue parole:
Sull’abbraccio con Pasalic
"Io e Mario ci conosciamo da tantissimo, mi ha fatto i complimenti per il tipo di partita che è stata fatta e io ho fatto i complimenti a lui. Anche perché ha segnato. Apprezzo molto oltre che la persona il giocatore. Ci siamo fatti i complimenti a vicenda".
Sulla partita e sulle sue sensazioni
"Quando ho visto la punizione ho pensato: “Vado dal lato opposto rispetto ai saltatori, quelli che sono più alti”. Speravo che la palla arrivasse lì. E infatti è arrivata lì ed io ero pronto per far gol. I miei compagni mi dicevano che sarei entrato e avrei segnato subito, è il mio obiettivo: sono un attaccante e voglio fare gol sempre, che siano 5, 10 minuti o di più".
Su Cuesta
"Il mister ha tre anni in più di me, sono arrivato qui e già dal primo giorno sono riuscito a entrare nei meccanismi della squadra perché il suo è un gioco che esalta le mie qualità. Ho parlato tanto con il mister che mi chiede alcune cose che sa che posso dare. Sa che posso fare anche un altro tipo di lavoro e io mi son trovato subito bene. In questi giorni con la sosta stiamo lavorando per entrare ancora meglio nei meccanismi".
Sul movimento del gol
"Io penso che quello sia puro istinto, anche perché non è che provi degli schemi direttamente su questa cosa. O lo hai o non lo hai questo istinto. È anche il crederci, rendere sempre positive le cose. Sai che quella palla può trasformarsi in una risposta del portiere. È un po’ un gol alla Inzaghi, ma sinceramente Pippo ne ha fatti talmente tanti, che quasi tutti si possono considerare gol alla Pippo Inzaghi".
Sulle parole di Pazzini sul suo gol
"Ha detto che gli attaccanti devono pensare sempre positivo e sentire che ogni palla può essere trasformata in gol? Mi fa tanto piacere sentire le sue parole, apprezzo che arrivino da un grande attaccante come lui. Sono d’accordo su tutto, ha fatto una perfetta disamina. Tu il movimenti devi farlo, se non arriva fa niente, però intanto tu sei lì".
Sulla scelta di Parma
"Ho scelto Parma perché è una grande piazza con grande storia, c’è tutto per far bene, ti mettono tutto a disposizione anche per le piccole cose, sono contento di aver scelto questo Club".
Su Como
"Lasciar casa è sempre difficile, te ne vai dal posto dove sei nato e cresciuto. Ho vissuto tre anni al Como. Era una scelta che andava fatta, ho lasciato con grande dispiacere, ma sono contento di essere qua adesso. Ringrazierò sempre il Como per quello che mi ha dato, per quello che abbiamo fatto insieme, gli devo tanto perché se son tornato ai miei livelli è anche grazie a loro".
Sull’amore per i cani
"I miei cani Arno e Rumba sono parte della famiglia, li ho anche tatuati. Quando finisce un allenamento o una partita sono i primi che ti accolgono a casa insieme a mia figlia e mia moglie. È quell’amore incondizionato che ti danno che li rende speciali, sono parte del mio cuore".