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Marchiol (Tuttoveneziasport) a TuttoCagliari Live: "A Cagliari il Venezia cercherà di prendere in mano le redini del gioco. Di Francesco? C'è tanto di suo in questa rimonta"

Marchiol (Tuttoveneziasport) a TuttoCagliari Live: "A Cagliari il Venezia cercherà di prendere in mano le redini del gioco. Di Francesco? C'è tanto di suo in questa rimonta"TUTTOmercatoWEB.com
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Ieri alle 21:15Esclusive TC
di Vittorio Arba

Gradito ospite della puntata odierna di TuttoCagliari Live, in onda sui nostri canali social, il giornalista di Tuttoveneziasport.it ​​​Davide Marchiol, ha presentato la sfida che attende domenica sera il Venezia, ospite del Cagliari:

Come arriva il Venezia dopo la vittoria contro la Fiorentina? Come vedi l'ambiente? Più carico, più fiducioso rispetto a due settimane fa?

"Devo essere molto sincero: una fiducia di base l'ho sempre mantenuta perché questa è una squadra che non ha mai realmente mollato. Si è sempre vista una squadra viva, che ha provato a fare il suo gioco, a cui ovviamente mancavano i gol. Quindi non si poteva essere particolarmente convinti che l'obiettivo sarebbe arrivato, perché lo sappiamo perfettamente che non è un qualcosa di secondario. Però era chiaro che continuando a giocare con questa convinzione, lavorando in questo modo, prima o poi il famoso colpaccio per cambiare la stagione sarebbe arrivato. È arrivato tardi, ma è arrivato. È una squadra che mentalmente è molto forte, che fa due gol e che soprattutto non perde di vista l'obiettivo, e questo le permette di compensare tante lacune. Sta facendo della mentalità il suo punto di forza. Poi chiaro, rispetto all'ultima formazione, ho visto che ci sia stato un passo avanti: dalla panchina è arrivato un po' più di riferimento come personalità".

Pensi che venga confermata questa formazione molto aggressiva sulle fasce?

"Di solito Di Francesco preferisce avere un giocatore strutturato fisicamente accanto al fantasista, quindi tutto dipenderà da come andranno a leggere il Cagliari. Diciamo che per ora sicuramente sono riusciti ultimamente a buttarla un po' dentro, purtroppo con molta fatica. Però penso che uno dei tre davanti potrebbe tornare utile contro il Cagliari, mentre contro la Juve magari si potrà riproporre la vena veloce, perché la Juve penso dovrà ancora fare punti. Non potrà speculare troppo, ma potrebbe anche chiudersi molto e lì i velocisti potrebbero tornare utili".

In questa stagione con tantissime difficoltà, il fatto che a questo punto il Venezia sia riuscito a trovare queste forze, quanto c'è di Di Francesco in tutto questo? L'allenatore che ha anche pagato il passato con la Sampdoria...

"C'è tantissimo di Di Francesco, perché lui per primo ha capito che non poteva portare il suo gioco con la rosa a disposizione. Ha messo il Venezia in campo in modo più compatto dietro, mantenendo bene le linee strette e ripartendo in velocità quando serve. Secondo me è un Di Francesco diverso da quello che conoscevamo, più disposto ad adattarsi e ad adeguare la squadra alle caratteristiche dell’avversario. Ha rivoluzionato lo stile di gioco che si vedeva a inizio campionato, quando il Venezia era più sbilanciato e perdeva troppo facilmente le misure. Lui è stato molto bravo e ha lavorato molto bene sulla testa, perché dopo la botta di gennaio e febbraio non era scontato che il gruppo continuasse a crederci. Invece è finita subito la paura: la prima partita contro una grande, nonostante negli scontri diretti salvezza fosse andata male, contro le big il gruppo ha mostrato carattere. È evidente che in tutto questo il lavoro di Di Francesco è stato fondamentale. Soprattutto da gennaio, con il cambio di assetto, è cambiato tutto".

Oristanio è tornato al gol nel momento più importante. Qual è la situazione? E quella legata alla partenza di Pohjanpalo?

"Per quanto riguarda Pohjanpalo, ovviamente la sua cessione è stata dolorosa, soprattutto perché era il simbolo del Venezia e la notizia ha fatto rimbalzare ovunque la contestazione, che però è stata forte ma non troppo prolungata. Alla fine l'offerta del Palermo era importante, e purtroppo per come stavano andando le cose forse è stato meglio così. Poi chiaro, quelle critiche sono durate un po', anche perché Pohjanpalo era un giocatore che stavano costruendo con calma, ma che è stato lanciato in una realtà completamente diversa, e ha avuto difficoltà oggettive, qualche fischio di troppo forse, e mi è dispiaciuto più che altro per lui.

Per quanto riguarda Oristanio, ha avuto un calo importante. Era molto scontato, sbagliava anche cose banali, era impalpabile. Adesso sta tornando ad essere quello che conoscevamo, lo si capisce subito quando tocca palla, perché tutto il Venezia gira molto meglio. Ha visione, ha idee, non ha paura di buttarsi in avanti e sta limitando anche i palloni persi in impostazione. Bisognerà vedere quanto lo vogliamo lanciare in alto".

Che partita ti aspetti domenica?

"Mi aspetto un Venezia attendista solo fino a un certo punto. Credo che, considerato anche le ultime prestazioni del Cagliari, il Venezia cercherà di prendere in mano la partita sin dall’inizio. Dovrà cercare di vincerla, soprattutto perché giochiamo tutti contemporaneamente. Dovranno essere bravi ad attaccare quando serve e a soffrire quando il Cagliari proverà a segnare. Finora il Venezia è sempre stato molto bravo a leggere queste situazioni. Però per il resto è un Venezia che magari non approccia al meglio, però poi capisce la partita e la gestisce. Mi aspetto quindi una formazione che vada a permettere di costruire il gioco, quindi con una torre che ti permetta di tenere alta la squadra. Non penso che la coppia leggera in attacco sia una soluzione adatta alla gara di domenica".