Firicano: "Per il Cagliari partenza un po' lenta, mi aspettavo qualcosa in più. Ma ci siamo abituati"

Firicano: "Per il Cagliari partenza un po' lenta, mi aspettavo qualcosa in più. Ma ci siamo abituati"TUTTOmercatoWEB.com
martedì 10 settembre 2024, 08:45Ex rossoblù
di Redazione TuttoCagliari

A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Aldo Firicano, ex difensore di Cagliari e Fiorentina, oggi allenatore del Tuttocuoio. Di seguito, un estratto dell'intervista.

Soddisfatto del mercato della Fiorentina?

"Appare un buon mercato, però questi acquisti vanno verificati sul campo. Vedremo il lavoro dell'allenatore, e vedremo il processo di ambientamento dei nuovi con i vecchi".

Secondo lei, la Fiorentina aveva veramente bisogno di Folorunsho?

"Assoluto bisogno di Folorunsho, non lo so. Però non escludo che, magari, poteva esserci la volontà di un centrocampista. Fatto sta che la caratura degli acquisti sembra migliorare il tasso tecnico della squadra. Ci sarà la verifica del campo e capire se questi arrivi sono forieri di buoni risultati".

Le è piaciuto l'inizio di campionato del Cagliari?

"Mi aspettavo qualcosa in più. La partenza è stata un po' lenta. Ma, potevamo aspettarcelo, visto l'arrivo di Nicola dopo il ritiro di un totem come Ranieri. Però il Cagliari ci ha abituato a certi cammini: una partenza esplorativa, per capire con i nuovi giocatori e col nuovo allenatore come può andare, per poi recuperare terreno perduto durante il girone di ritorno, come l'anno scorso, quando ci si è salvati con qualche giornata di anticipo".

Per il Napoli, quali insidie può nascondere questa partita?

"Quella partita è storicamente sentita, c'è una rivalità veramente accesa. Il pronostico direbbe Napoli, però sono partite che riservano sempre grandi motivazioni. Il Cagliari ha un buon organico, ed il Napoli non ha continuità: fatto sta che, in certe partite, l'aspetto emotivo conterà tanto".

Alessandro Buongiorno ha le stimmate per diventare il migliore centrale italiano?

"Sicuramente è già uno dei migliori difensori e pare abbia anche dei margini di miglioramento. Ha guadagnato reputazione in poco tempo. Ha avuto buone esperienze e sa difendere in maniera importante. Si spera che cresca e che sappia essere importante anche per la Nazionale. Non è una vergogna sostenere che noi italiani siamo dei grandi difensori, in un calcio moderno in cui certe caratteristiche scarseggiano".

Lei lo vede più braccetto di sinistra o centrale di difesa?

"Io lo vedo braccetto di sinistra, ha un fisico importante, ma considerando che ha margini di miglioramento, non escludo che debba poter imparare a fare tutti i ruoli della difesa a tre, ma anche imparare ad essere centrale in una difesa a quattro".