Venezia, Altare: "Serie A difficile, dobbiamo aiutarci e non guardare in faccia nessuno"

Venezia, Altare: "Serie A difficile, dobbiamo aiutarci e non guardare in faccia nessuno"TUTTOmercatoWEB.com
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mercoledì 14 agosto 2024, 15:45Ex rossoblù
di Martina Musu

In conferenza stampa è intervenuto il difensore del Venezia ed ex Cagliari, Giorgio Altare. Di seguito le parole espresse dal calciatore, riportate da Tuttoveneziasport.it.

La fase offensiva nel match contro il Brescia è sembrata diversa dalle uscite precedenti, più spavalda e offensiva: qual è il tuo punto di vista? Qual è il nuovo approccio del nuovo allenatore?
"Sicuramente sono diversi i concetti che ci chiede il mister rispetto all'anno scorso. Ci sarà modo e tempo per lavorarci, ma lo stiamo già facendo. Dobbiamo aiutarci per fare in modo che le cose riescano, che il gruppo sia compatto ed eseguire ciò che il mister ci chiede, a partire dal gioco con la palla con il portiere. Dobbiamo dare il massimo, pronti tutti insieme per questa avventura".

Gytkjaer ha affermato dopo la partita di Brescia che si subiscono troppi gol: qual è il tuo pensiero?
"Ha assolutamente ragione. Dobbiamo continuare a lavorare su ciò che è stato fatto di sbagliato e di aiutarci sempre. Quest'anno sarà un campionato molto difficile, in cui arriviamo da neopromossa. Dobbiamo fare di tutto per tenercelo stretto. Siamo una squadra giovane e dobbiamo aiutarci. Quello che chiedo ai miei compagni è di non guardare in faccia a nessuno, oltre che di pensare a noi stessi e di dare il massimo, essendo sempre positivi. Poi piano piano riusciremo a fare ciò che dobbiamo".

Potrebbe aiutarvi l'arrivo di un giocatore di esperienza per il reparto difensivo?
"Sicuramente, ma sarà la società a prendere questo tipo di decisioni. Comunque tra noi ci sono giocatori che la Serie A l'hanno già fatta. Cercheremo di dare il massimo, perché come ho detto l'anno scorso per la Serie B, se corri più degli altri hai fatto un passo in avanti. Quest'anno c'è anche la qualità, che è molto importante. Dobbiamo aumentare quest'ultima per arrivare al livello degli altri, continuando a correre di più. Dovremmo affrontare le partite con il coltello fra i denti e pedalare per la nostra strada".

Contro la Lazio, vista la squalifica di Idzes, dovresti essere il titolare designato: ti senti pronto? Ti senti già al top a livello di condizione fisica?
"Sì, mi sento già pronto. Lo sono in qualsiasi momento, a prescindere dalle scelte del mister. Sono sempre a disposizione e non si può non esserlo quando c'è da approcciare una partita e un campionato del genere. Sei al massimo delle tue capacità e potenzialità ed è bello. Non guarderò in faccia nessuno. Incontreranno un Giorgio più tosto rispetto all'anno scorso e quando avevo approcciato la categoria con il Cagliari".

Quanto può aiutare, soprattutto nel reparto arretrato, il fatto che siete gli stessi della scorsa stagione?
"Certo che può esserlo. La comunicazione nella squadra è una cosa fondamentale. In più c'è grande motivazione e anche se c'è un momento negativo, un incitazione al compagno è fondamentale. Così da neopromossi si può fare uno step in più, anche contro squadre come Milan, Inter e altre squadre forte. Il mister ci chiede di giocare a pallone anche contro squadre così e per farlo ci lavoreremo in settimana".

Il gioco di mister Di Francesco è tanto diverso da quelli di Vanoli?
"Sono due allenatori che vogliono che si giochi la palla. Magari il mister è più diretto, però non è cosi differente".