Belli e (quasi) salvi

Belli e (quasi) salvi
sabato 30 marzo 2019, 15:28Il punto
di Francesco Ortu

Gioco, gol e tabù sfatato. E’ questo quello che ci offre il match del Bentegodi dove i rossoblù fanno sprofondare nell’abisso ancora di più i clivensi con un sonoro 3-0.

La sfida parte un po’ in sordina, con ritmi molto blandi. Anzi, il Chievo inizialmente è più in palla, guidato soprattutto dalla fame di punti per inseguire ancora in un insperato miracolo. I rossoblù, contrariamente, sembrano impacciati e calati nuovamente nel solito atteggiamento da trasferta. Basta tuttavia un quarto d’ora, un pizzico di sano cinismo e la testa (letteralmente) per sfornare un capovolgimento: al minuto 16’ infatti gli uomini di Maran passano in vantaggio con Pisacane che insacca un perfetto schema da calcio d’angolo firmato Cigarini-Pellegrini. La rete sigla l’inizio del vero match dei sardi, con Barella in particolare che sale in cattedra ed impartisce una lectio magistralis a tutti i presenti: dribbla, recupera, corre e giganteggia… una cosa routinaria ormai. La ciliegina arriva con la firma sul secondo gol dove, dopo un coast-to-coast incredibile, confeziona un assist al bacio a JP che insacca con un colpo di biliardo. La partita è chiusa qui? Ovvio che no, i rossoblù continuano a pungolare arrivando addirittura al tris con l’incornata in tuffo di Ionita. Il secondo tempo vede ritmi molto più sostenuti, ma non mancano le possibilità di arrotondare il risultato. Nemmeno il Chievo si arrende, ma la parola fine era già stata posta.

Serviva un segnale, un cambiamento di marcia che portasse positività all’ambiente ma anche continuità alle prestazioni. Nonostante  alcuni problemi da limare la squadra è tornata ai livelli pre-infortunio di Castro. Non è più la squadra sterile, confusa ed irritante che abbiamo visto per metà campionato, è bensì una squadra quadrata, disciplinata, ordinata e concreta che pressa, crea e tira. Non è solo il miglioramento del gruppo ad essere il principale sponsor di questi ultimi successi, ma anche la sbocciatura e conferma dei pezzi pregiati: Barella, Cragno e Pellegrini hanno dato una marcia in più, creando una perfetta amalgama con i più esperti e dando vita ad un gruppo capace di stupire. Niente più paura, neanche nell’infrasettimanale con la Juve.

La salvezza è ormai in cassaforte, se non del tutto lo è per una parte importante, visto che i punti necessari ormai sono pochi. Sarebbe ideale sfruttare e seguire l’onda dell’entusiasmo sia sul campo sportivo ma anche extra-sportivo (novità sullo stadio) per costruire qualcosa di nuovo, qualcosa di più ambizioso che possa dare il via ad un nuovo ciclo. Mancano ancora 9 giornate, vietato quindi fermarsi. Sino all’ultimo bisognerà lottare per regalare una posizione che non stia più stretta a questa attuale rosa. Per la soddisfazione presente ma anche per buttare le basi su soggetti futuri.