Cagliari: una vittoria fondamentale per lavorare meglio. Lapadula all’asciutto è l’unica nota negativa di un reparto che deve crescere

Cagliari: una vittoria fondamentale per lavorare meglio. Lapadula all’asciutto è l’unica nota negativa di un reparto che deve crescere
sabato 3 settembre 2022, 12:39Il punto
di Giuseppe Amisani
Giuseppe Amisani, corrispondente da Cagliari per il Corriere dello Sport-Stadio

di Giuseppe Amisani

La superiorità tecnica è stata, per certi tratti della gara, schiacciante. Ma ora sarà necessario trovare intanto la continuità di rendimento e poi quella cattiveria indispensabile per evitare di tenere le partite in bilico fino all’ultimo respiro. Vittoria doveva essere e vittoria è stata per il Cagliari che venerdì notte alla Unipol Domus ha sconfitto di misura, per una rete a zero, il Modena. Quadrata e ordinata, la compagine di Attilio Tesser. Ma niente hanno potuto i gialloblù contro lo strapotere di una squadra che, guidata da Rog e Nandez, un lusso assoluto per la categoria, ha controllato il gioco. Giusto qualche momento di sbandamento in avvio e dopo i primi cambi degli ospiti a metà ripresa, ma poi la musica è stata la stessa per tutti e novanta i minuti. Con una sola nota stonata: le occasioni la squadra le ha create ma non è riuscita a concretizzarle. E in queste situazioni può accadere che, una palla sporca, una giocata sfortunata o un errore, consentano agli avversari di riacciuffare un risultato che ormai sembra scritto.

Il Cagliari è riuscito a difendere con i denti il vantaggio firmato da Rog, senza concedere tantissimo agli avversari. Ne è la prova il fatto che Radunovic non abbia fatto grandi interventi per difendere la sua porta. Mentre dall’altra parte l’estremo difensore ospite ha avuto il suo bel da fare, bloccando le conclusioni dei rossoblù che, però, non sono state certo irresistibili. Un solo vero intervento, però, Gagno lo ha fatto. Impedendo a Lapadula di realizzare il suo primo gol in un campionato che, nelle prime quattro giornate, è sembrato per lui stregato. Ci ha provato in tutti i modi, a Ferrara ha addirittura gettato al vento la ghiotta occasione di sbloccarsi dal dischetto. E anche ieri ci è andato molto vicino. Ma l’appuntamento è solo rimandato perché, come ha confermato lo stesso Liverani . 

Cagliari, dunque, promosso e in crescita anche se ora arriva il bello. Sarà fondamentale ripartire da questo successo per registrare ciò che non ha funzionato alla perfezione (ancora qualche amnesia difensiva che ha concesso agli attaccanti ospiti di aggirarsi troppo spesso con la palla tra i piedi in piena area di rigore) o quello che va migliorato. Soprattutto in attacco dove, con i nomi di cui la squadra dispone, non è pensabile rischiare di essere raggiunti nel finale per non essere riusciti a segnare più di un gol. Mancosu si è battuto come un leone e lo stesso ha fatto Lapadula. Nandez ha provato con i suoi strappi a dare la scossa e Rog ha messo ordine in mezzo, facendo valere la qualità. Il rientro di Viola dal primo minuto ha fatto il resto, aumentando il valore qualitativo del reparto.

Ma l’aspetto più delicato per Fabio Liverani sarà quello della gestione di un gruppo così competitivo. Tanti i campioni a sua disposizione e perché tutto funzioni al meglio, sarà necessario che ognuno sia tenuto nella giusta considerazione. Per evitare che lo spogliatoio si spacchi e dia origine a quelle fratture che possono essere deleterie per l’andamento di tutta una stagione. In questa chiave il ruolo del tecnico sarà fondamentale perché dovrà riuscire a far sentire importanti non solo gli undici che vanno in campo ma soprattutto quelli che non giocano.