Chiuso il mercato, ora a parlare sarà solo il campo. Due pedine in mezzo e un centrocampista esperto, saranno sufficienti per guidare la rimonta?

Chiuso il mercato, ora a parlare sarà solo il campo. Due pedine in mezzo e un centrocampista esperto, saranno sufficienti per guidare la rimonta?
sabato 5 febbraio 2022, 00:05Il punto
di Giuseppe Amisani
Giuseppe Amisani, corrispondente da Cagliari per il Corriere dello Sport-Stadio

Tutte le voci, le trattative più o meno reali, gli accostamenti e in generale il mercato, ormai sono argomenti che il Cagliari si deve gettare alle spalle perché all'orizzonte c’è ancora una salvezza da conquistare. E non sarà facile perché le altre, la Salernitana su tutte, si sono rinforzate, almeno sulla carta, e cercheranno di dare battaglia. La compagine granata che ormai sembrava avere un piede in B, ha tutte le intenzioni di sollevare la testa e dare l’anima per provare a giocarsi il tutto per tutto. Così come le altre compagini in lotta che non sembra intenzionato a mollare di un centimetro. Tra tutte le pericolanti, c’è anche il Cagliari che ha sposato la politica del “pochi ma buoni” per cercare di mettere al loro posto i tasselli mancanti.

Una scelta forse rischiosa ma allo stesso tempo obbligata per la società isolana che, non essendo riuscita a cedere Nandez ad una cifra importante, si è trovata a gestire il doppio problema: da una parte c’è l’uruguaiano non certo felicissimo per l’ennesima mancata partenza verso altri lidi più importanti, mentre dall’altra c’è un mercato che, proprio per le risorse economiche che non sono arrivate dal Leon, non è decollato. Sono arrivati giocatori di qualità, prospettiva ed esperienza in un mix che potrà tornare comodo a Walter Mazzarri. Lovato, Goldaniga e Baselli sono giocatori di tutto rispetto che potranno essere utili ma probabilmente la mossa che potrebbe rivelarsi più importante è stato l’allontanamento di quegli elementi che erano diventati quasi un peso per società e spogliatoio. Da loro ci si aspettava un rendimento nettamente superiore, quantomeno proporzionato agli ingaggi, ma così non è stato tanto che il loro arrivo è diventato un boomerang per la squadra.

Allo stesso tempo, senza la loro presenza, non ci saranno più alibi per una squadra che ha raccolto decisamente meno di quanto avrebbe dovuto. Non sempre per propri demeriti, visto che gli episodi a sfavore sono stati tanti, compresi quelli poco fortunati, ma in parecchie occasioni, Joao Pedro e compagni ci hanno messo del loro nel cacciarsi nei guai. E ora agli stessi giocatori, più i nuovi arrivati, è stato chiesto di compiere l'ennesimo miracolo, affidandosi ai soliti noti. Dal goleador già in doppia cifra e ora anche azzurro Joao Pedro a Pavoletti, passando per chi può dare di più, come Marin e Dalbert, ma anche per i giovani che si sono dimostrati di temperamento e affidabilità come Carboni e Bellanova. Anche gli altri dovranno fare, ovviamente, la loro parte, ma due potrebbero essere gli assi nella manica di Mazzarri, oltre ai tre nuovi arrivati. Il tecnico livornese è pronto, infatti, a rinnovare la sua scommessa su Nandez e Keita che diventerebbero altri due nuovi acquisti per un girone di ritorno ad altissimi livelli. A patto che entrambi abbiamo l'atteggiamento mentale giusto di chi vuole mettersi in discussione ed essere prezioso per la squadra. Aspetto tutt'altro che scontato visto che, per un motivo o per un altro, tutti e due non attraversano una fase particolarmente esaltate della loro carriera. Al Cagliari serve la loro qualità e sia Keita che Nandez potranno riscattare in rossoblù il loro recente passaggio a vuoto per riscattarsi e riprogrammare il loro futuro.