Con epurazioni Capozucca e Passetti la proprietà ha imposto precisa linea di rinnovamento. Liverani deve onorare fiducia del club. Ora serve inversione di rotta in campo

Con epurazioni Capozucca e Passetti la proprietà ha imposto precisa linea di rinnovamento. Liverani deve onorare fiducia del club.  Ora serve inversione di rotta in campo
venerdì 28 ottobre 2022, 00:45Il punto
di Sergio Demuru
Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

di Sergio Demuru

Vanno fatte le giuste considerazioni senza farsi trascinare in inutili allarmismi ed in previsione di uno scontro che emetterà sentenza parziale su quelle che sono le aspettative. I movimenti sussultori di contorno con le epurazioni di Capozucca e Passetti testimoniano di una precisa linea di rinnovamento imposta dalla proprietà per progettare il futuro. Però va monitorata la situazione attuale e la Reggina è dietro l’angolo e sarà test più che attendibile considerato il percorso sino a questo punto della stagione da parte degli uomini di Pippo Inzaghi. Nonostante la formazione granata non abbia più quella verve messa in vetrina ad inizio torneo ed arrivi alla “Unipol Domus” con uno “score” passivo di tre sconfitte nelle ultime quattro gare che ne hanno minato le certezze assolute.

Archiviata settimana scorsa la Coppa Italia con la sconfitta a Bologna, Ascoli si è mostrato un passaggio significativo per capire che le difficoltà del momento non sono state ancora superate. Liverani ha messo bene in campo la squadra, però gli errori individuali hanno fatto inanellare la quarta sconfitta in dieci gare, obiettivamente troppo per una formazione che deve puntare all’immediata risalita. Ancora il mister non è riuscito a trovare la quadra. Occorre però fare un passo indietro. L’uscita dalla seconda competizione nazionale ha suscitato un vespaio di polemiche per il non gioco cagliaritano. C’è però da evidenziare il fatto che Liverani ha voluto dar respiro a parte della rosa, utilizzando seconde linee che ancora non sono riuscite ad entrare in sintonia con i movimenti voluti dal tecnico. Già a Bologna tuttavia qualche timida iniziativa si era notata, nonostante il “gap” di categoria.

Adesso, dopo Ascoli, il nocciolo della questione gira tutto attorno a fattori contingenti. Manca linearità nel proporre le giocate offensive e questa carenza è testimoniata dal fatto di avere uno dei peggiori attacchi del campionato. Nel contempo la difesa, tanto messa alla berlina, regge invece nel complesso e con le sue undici reti incassate è una delle migliori. Ad Ascoli ha “toppato”, dato che due errori puerili hanno consentito alla formazione di casa di trasformarli in altrettanti gol, resta però il concetto di fondo che si cresce soprattutto quando si sbaglia. Insomma, se il Cagliari dovesse finalmente sbloccarsi davanti anche in casa i presupposti per un recupero in classifica ci sarebbero davvero tutti.

Nel complesso il mister dovrà gestire al meglio quelle che sono le risorse anche e soprattutto in corso d’opera. Certi avvicendamenti non hanno ancora convinto del tutto con qualcuno degli elementi a disposizione che non pare adatto al ruolo che svolge. Sabato ci potrà essere l’ennesima verifica di questo primo scorcio di stagione sotto traccia. È ovviamente attesa una prova sopra le righe dopo una battuta d’arresto non prevista. A prescindere da quello che sarà il modulo scelto dall’allenatore la squadra dovrà guardarsi dentro e tirar fuori tutte quelle che sono le risorse per venir fuori da un contesto assolutamente non consono. Davanti al proprio pubblico che sino a questo momento non può essere soddisfatto per quelle che sono state le prestazioni. L’inversione di rotta è necessaria e la fiducia riposta in Liverani dovrà in qualche modo essere onorata dal tecnico, il quale non si limiterà soltanto a motivare, ma pure a rivedere il canovaccio tattico, apparso obsoleto.