Contro il Napoli gioia a metà ma consapevolezza che la strada è quella giusta

Contro il Napoli gioia a metà ma consapevolezza che la strada è quella giustaTUTTOmercatoWEB.com
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sabato 26 febbraio 2022, 15:10Il punto
di Giuseppe Amisani
Giuseppe Amisani, corrispondente da Cagliari per il Corriere dello Sport-Stadio

Quattro risultati utili consecutivi oltre ai due successi che hanno dato il via al nuovo anno, con in mezzo la sola (immeritata) sconfitta rimediata in casa della Roma. Basterebbero questi numeri per capire che l'aria in casa Cagliari è cambiata ma ad essersi modificato è stato, soprattutto, l'atteggiamento di una squadra che, impaurita e senza fiducia, ha scoperto di avere tutte le carte in regola per far paura anche alle prime della classe.

Lo dimostrano le prestazioni di un gruppo che ha ritrovato il coraggio e la grinta, ma in particolare si è fatta condizionare, positivamente, dal carattere del suo condottiero. La svolta, infatti, porta la firma indelebile di Walter Mazzarri che, risolte con coraggio alcune questioni che minavano la serenità dello spogliatoio, ha inserito le pedine arrivate nel mercato di gennaio ma ha in particolare avuto il merito di rivitalizzare alcuni giocatori fino a questo momento mai protagonisti. Emblematico il caso di Gaston Pereiro che nella sua avventura isolana era stato classificato più come un grosso punto interrogativo che come un giocatore capace di essere utile alla causa rossoblù.

E invece, il giocatore uruguaiano, uno dei pochi superstiti (insieme a Nandez) delle trattative invernali per quanto riguarda la colonia Celeste, ha saputo trarre il massimo beneficio dalla cura Mazzarri, diventando determinante. Quattro i gol messi a segno fino ad ora, tutti utili per portare punti e alcuni pesantissimi come quelli messi a segno per festeggiare i successi contro il Bologna e l'Atalanta. Ha sfiorato il tris con il Napoli ma solo a causa del colpo di coda dei partenopei a una manciata di minuti dalla fine, l'urlo per un nuovo clamoroso successo gli è rimasto strozzato in gola.

Ma Pereiro non è certo l'unico “resuscitato” dal tecnico livornese perché lo stesso Mazzarri non ha esitato a dare fiducia a giocatori arrivati in punta di piedi, ad altri che in serie A non se la passavano benissimo o che non avevano ancora esordito. Il merito dell'allenatore è stato proprio quello di far rendere al massimo i vari Grassi, Bellanova, Altare, Obert o Deiola, ma anche di rilanciare le quotazioni di chi, come Baselli o Dalbert, ultimamente non avevano trovato grandi soddisfazioni nei rispettivi club.

Ne è venuta fuori una miscela esplosiva, amalgamata da capitan Joao Pedro, che può regalare ancora tante soddisfazioni. Soprattutto perché il lavoro di Mazzarri, pur entrato nel vivo, non è ancora arrivato al suo apice. Ci sono, infatti, ancora delle incompiute che gridano vendetta da parte dello stesso tecnico, come le situazioni di Nandez o Keita. Per motivi diametralmente opposti, entrambi non hanno reso secondo le aspettative ma potranno, se avranno la volontà di farsi coinvolgere nel progetto dell'allenatore, di diventare i suoi assi nella manica per questo finale di campionato. Così come potranno fare Strootman e Rog che stanno tentando di bruciare i tempi di recupero per tornare a disposizione nelle ultime battute di una stagione altalenante.

Nata sotto i peggiori auspici, la situazione sembra volgere in positivo e ora, per la cavalcata finale, ci vorranno coraggio, intensità e grinta, così come è accaduto nelle ultime uscite. Se, infatti, Napoli e Atalanta non sono riusciti a spaventare il Cagliari di Mazzarri, difficilmente ci riusciranno tutte le altre compagini della massima serie. A patto, ovviamente, che la squadra rossoblù continui con la stessa qualità del gioco e con il carattere che ha portato il gruppo a raggiungere quota 22 e a tornare prepotentemente in corsa per la salvezza. Una volata alla quale gli isolani si presentano in perfetta forma, con parecchie armi da giocarsi e con l'atteggiamento mentale giusto di chi ha capito di aver intrapreso la strada che porta dritti alla permanenza in A.