Contro lo Spezia per fare della battuta d'arresto contro la Lazio un punto di forza. La striscia positiva si è interrotta ma un passaggio a vuoto poteva esser messo in preventivo

Contro lo Spezia per fare della battuta d'arresto contro la Lazio un punto di forza. La striscia positiva si è interrotta ma un passaggio a vuoto poteva esser messo in preventivoTUTTOmercatoWEB.com
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sabato 12 marzo 2022, 00:45Il punto
di Giuseppe Amisani
Giuseppe Amisani, corrispondente da Cagliari per il Corriere dello Sport-Stadio

Fisiologico, dopo l'ottimo momento, è arrivato quel calo che in pochi si sarebbero aspettati e che ha creato qualche malumore nella tifoseria isolana. Ma il Cagliari contro la Lazio è stato troppo brutto per essere quello vero e allora Walter Mazzarri ha subito voluto voltare pagina per concentrarsi su quella che rischia di essere la partita più importante di questa stagione.

Inutile caricarla più di quanto non lo sia già, ma resta l'aspetto di una sfida che potrebbe segnare pesantemente tutta la corsa salvezza. Battere lo Spezia significherebbe scavalcarlo e soprattutto gettare nello sconforto il club bianconero che, dopo parecchi mesi, dovrebbe fare i conti da vicino con la lotta per non retrocedere. Per contro, non riuscire a centrare l'intera posta in palio, non solo lascerebbe tutto invariato ma, a seconda dei risultati di chi insegue, rischierebbe di peggiorare le cose per i rossoblù.

E allora ecco che la partita somiglia tanto a una di quelle da dentro o fuori, anche se, oltre che sulla grinta, Mazzarri dovrà badare soprattutto a non esporre troppo i suoi giocatori. Con riferimento particolare ai più giovani che rischierebbero di giocarla in anticipo e di arrivare scarichi all'appuntamento. In palio ci sono punti pesantissimi e la squadra isolana deve riuscire ad acciuffarli in modo da staccarsi, quasi definitivamente, dai bassifondi.

Quanto accaduto sabato scorso deve far riflettere perché non appena Joao Pedro e compagni hanno abbassato la guardia, è arrivata una prestazione deludente che va al di là dei grandi meriti di una Lazio che non ha sbagliato nulla. A fallire l'appuntamento è stato, infatti, il Cagliari che non ha saputo tenere testa al più quotato avversario come aveva fatto contro Atalanta e Napoli. Un errore nell'atteggiamento mentale, nell'approccio alla gara e nella condotta tattica. Sono mancate le marcature preventive, è mancato il pressing coordinato quando i biancocelesti iniziavano la manovra e in generale è mancata quella voglia di combattere che aveva fatto sfiorare il colpaccio contro i partenopei.

Si ricomincia da capo, con una squadra che dovrà essere umile ma allo stesso tempo combattiva, ordinata ma anche agguerrita, con quel pizzico di spregiudicatezza che serve a fare la differenza. Gli uomini per riuscirci ci sono e dopo il passo falso, anche per un po' di fatica fisica, ora è tempo di rendere di nuovo al top. Con qualche possibile novità sulla formazione iniziale visto che, il ko, apre le porte ai cambiamenti. La squadra che stava facendo bene prima della Lazio, non era in discussione ma dopo quella sconfitta tutto può accadere. E a condizionare Mazzarri, oltre allo stato di forma dei suoi, ci saranno anche alcune posizioni disciplinari come le diffide in contemporanea di Lovato e Altare (ai quali vanno aggiunti Marin e l'infortunato Strootman). Tutti sono indispensabili alla causa ma i giocatori dovranno essere gestiti al meglio per evitare che, in queste ultime nove gare, si presentino nuove situazioni di emergenza come quelle che hanno caratterizzato gran parte di questa stagione. Senza Nandez, ancora out per il cronico problema al ginocchio destro, il tecnico dovrà scegliere uno tra Carboni o Altare per completare il reparto con Goldaniga e Lovato, oltre a un centrocampista che faccia posto a Baselli in mezzo al campo. Ma il cambio più atteso è quello nel reparto offensivo, considerato che Pereiro è apparso un po' in riserva. Pavoletti e Keita scalpitano per rubargli la maglia da titolare e per diventare, a suon di gol, i protagonisti della nuova volata salvezza.