Ecco come Mazzarri ha scoperto la cura per la sindrome da sconfitta

Ecco come Mazzarri ha scoperto la cura per la sindrome da sconfitta
giovedì 3 marzo 2022, 16:10Il punto
di Sergio Demuru
Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

Chiusa in un cassetto la sindrome da sconfitta. Carattere ed un’impostazione di gioco che fino alla vigilia di Natale ‘21 erano solo un’idea che pareva blasfema. Ora invece Mazzarri ha saputo trovare la quadra. I rossoblù lasciano un’impronta ben visibile in ogni partita che disputano e soprattutto contro chiunque si pari innanzi a loro, blasonato o no.

Un’inversione di tendenza che trova nel tecnico toscano il suo principale attore protagonista. Il mister ha giocato d’esperienza, correggendo in corsa talune sfaccettature ed inserendo gli uomini giusti nei posti giusti. Tra l’altro l’ultima trovata è stata quella di disporsi con Gaston Pereiro e Marin a supporto di Joao. Due trequartisti alle spalle di un’unica punta che ha così la possibilità di svariare su tutto il fronte offensivo attaccando gli spazi. È anche vero che l’italo-brasiliano sta vivendo un momento particolare nel quale non riesce a trovare il giusto equilibrio fra prestazione e finalizzazione, ma per un attaccante rientra nella norma. L’importante è che gli altri riescano a dare quel contributo in termini di realizzazione come del resto sta avvenendo.

Ecco dunque che rivestono un’importanza fondamentale le reti messe a segno da Pavoletti, Gaston Pereiro, Bellanova e da parte dello stesso Deiola, con quest’ultimo che a Torino è stato decisivo con una rasoiata di sinistro da fuori area, nemmeno il suo piede forte. Nessuna alchimia tattica, semplicemente hanno sfruttato le occasioni che si sono create, approfittando in alcune circostanze conseguenza della guardia ferrea alla quale è sottoposto settimanalmente Joao Pedro. In questo contesto il nuovo modulo messo in cantiere da Mazzarri ha preservato anche la linea difensiva. Meglio protetta dal centrocampo che comunque anche a 4, con Marin leggermente avanzato proprio per supportare meglio Joao, ha saputo tener botta ad un reparto come quello del Torino, sicuramente con discreto spessore tecnico. Trovata la quadra, Mazzarri guarda avanti. Sabato la Lazio sarà alla “Unipol Domus” per nuove verifiche. Ed il tassello per lo step per i passi avanti connessi alla costruzione del nuovo stadio potrebbe essere spinta.