Il Cagliare cresce grazie al lavoro maniacale di Liverani. Luvumbo la variabile impazzita. Gara con il Bari trampolino di lancio verso la vetta

Il Cagliare cresce grazie al lavoro maniacale di Liverani. Luvumbo la variabile impazzita. Gara con il Bari trampolino di lancio verso la vetta
venerdì 16 settembre 2022, 08:50Il punto
di Sergio Demuru

di Sergio Demuru

Finalmente il Cagliari che ti aspetti. Ritrova fiducia illimitata nei propri mezzi. Il lavoro paga sempre e la vittoria di Benevento non va inquadrata in ambito episodico, ma inserita in un contesto di crescita. Liverani si porta avanti, dimostra coraggio nella buona e nella cattiva sorte e comincia a raccogliere a piene mani i frutti di un lavoro meticoloso, al limite del maniacale. Nessun timore di protagonismo in un torneo sempre insidioso, mai scontato. Il mister ha mostrato di saper disegnare la squadra a suo piacimento, mettendo ogni pedina al proprio posto, senza scombinare gli equilibri tattici. Persino la linea arretrata ha mostrato sintomi di miglioramento psicofisico, tenendo botta a fronte di un maggiore filtro in mezzo. Cagliari che con un uomo in meno ha centrato l’impresa in una campo non facile come quello di Benevento.

Finalmente sono emerse tutte le qualità tecniche di un complesso che potrebbe tranquillamente destreggiarsi anche in categoria superiore. Per una fetta di gara il Cagliari ha giocato senza Nandez e Rog, due pilastri nella zona nevralgica, ma con Deiola entrato più determinato del solito. E poi Luvumbo, variabile impazzita che sta crescendo anche tatticamente al punto che potrebbe arrivare ad essere elemento di traino per tutta la fase offensiva. Se utilizzato con parsimonia ha le qualità per sparigliare anche il confronto più equilibrato. Davvero una sorpresa che finora Liverani ha messo in campo col bilancino, ma che d’ora in avanti potrà esprimersi in tutta la sua forza propulsiva certificata dal gol della sicurezza realizzato nell’ultima gara. Le risorse umane sono tante, le opzioni pure.

Già la partita con il Bari potrà dare serie risultanze. Sarà prevedibilmente un confronto diverso tatticamente rispetto a quello del “Vigorito” ed il Cagliari è chiamato a rompere gli indugi e proporsi quale candidato alla promozione diretta. C’è stata pure qualche negatività: ingenuo Obert a farsi affibbiare la seconda ammonizione anche se questo è un conto che bisogna pagare all’inesperienza di un giovane emergente, come già accaduto con Di Pardo in quel di Ferrara. Ora la speranza è quella di ritrovare Barreca contro il Bari, che possa presentarsi in campo in condizioni perlomeno accettabili dopo il contrattempo che lo ha tenuto lontano dal gruppo a Benevento. Sarebbe un bel vivere, in attesa che vengano oliati tutti i meccanismi.

Per ora guardare la classifica è superfluo, ma balza agli occhi il buon inizio di campionato della Reggina di Pippo Inzaghi. L’ex-attaccante del Milan ha portato in Calabria una ventata di energia positiva, anche se la realtà potrebbe essere diversa con il trascorrere del tempo, perchè la formazione di Reggio Calabria sta vivendo sulle ali dell’entusiasmo, senza comunque avere quel bagaglio tecnico per il quale possa reggere sino in fondo.