Il pilota è stato scelto, ora resta da costruire una macchina competitiva. A Fabio Liverani il delicato compito di gestire la rifondazione della squadra isolana

Il pilota è stato scelto, ora resta da costruire una macchina competitiva. A Fabio Liverani il delicato compito di gestire la rifondazione della squadra isolanaTUTTOmercatoWEB.com
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domenica 12 giugno 2022, 17:08Il punto
di Giuseppe Amisani
Giuseppe Amisani, corrispondente da Cagliari per il Corriere dello Sport-Stadio

di Giuseppe Amisani

Era il tassello più atteso. Quello indispensabile per iniziare a scrivere la storia del Cagliari che verrà. E la società rossoblù ha scelto: sarà Fabio Liverani a guidare la squadra appena retrocessa nel tentativo di riportare entusiasmo in un ambiente che, come confermato qualche giorno fa dallo stesso direttore sportivo Stefano Capozucca, è parecchio depresso. Riuscirà il tecnico romano nel suo intento? Ancora è presto per dirlo anche se i primi passi nell'Isola non sono stati certo trionfali. Accolto con freddezza al suo arrivo in aeroporto dove, nonostante l'orario in cui sarebbe sbarcato a Elmas era noto a tutti dopo il tam tam sui social, i tifosi non si sono fatti vedere, ora toccherà a lui creare entusiasmo e passione attorno alla squadra. Il popolo rossoblù ha vissuto malissimo il salto all'indietro nella categoria inferiore e per tornare al capezzale di un Cagliari malato dovrà trovare nuovi stimoli per riportare i quali si è candidato Liverani. Ora la parola passerà al campo che dovrà dire se il progetto è buono o no, ma ci vorrà del tempo. Il primo passo, però, è stato fatto perché se, freschi di retrocessioni, non si era parlato di come sarebbe stata composta la rosa per il torneo cadetto, ora che è stata individuata la guida tattica della squadra, è necessario programmare la campagna acquisti. Per prima cosa sarà fondamentale gestire al meglio le uscite dei big che, sia per curriculum e ambizioni che per gli ingaggi, saranno insostenibili in serie B. L'ideale sarebbe ottenere il massimo possibile dalle cessioni dei vari Joao Pedro, Nandez, Cragno, Rog e Marin, per poi incassare le quote del riscatto di Vicario e Simeone. Un buon bottino arriverà poi da Bellanova, fortemente corteggiato dall'Inter ma non solo. E da queste partenze eccellenti arriveranno soldi freschi da reinvestire in base alle esigenze di Liverani. 

Il primo punto passa per il modulo tattico che il tecnico romano ha in mente. Si parte dal 4-3-1-2 o giù di lì. Quindi addio alla difesa a tre e ritorno ai due centrali coadiuvati dagli esterni. Un reparto che inevitabilmente sarà tenuto sotto stretto controllo da un ex molto amato a queste latitudini: Fabio Pisacane. Il difensore napoletano torna con la qualifica del collaboratore tecnico di Liverani ma la sua esperienza in difesa tornerà comoda ai giovani che dovranno guidare il reparto. Carboni e Altare aspettano di capire se arriveranno altri rinforzi o se toccherà a loro giocare da titolari mentre tanti interrogativi riguardano gli altri reparti. Centrocampo e attacco sono da rifondare completamente, così come le corsie estern. E le indicazioni di Liverani saranno fondamentali per andare a pescare nell'ampio catalogo dei giocatori adatti al torneo cadetto. Elementi funzionali alle idee dell'allenatore rossoblù ma soprattutto dotati di carisma e temperamento per fare il salto di qualità. E con una buona propensione a sacrificarsi per una squadra che vale un'intera regione. Il Cagliari e la Sardegna sono in serie B. A Liverani il delicato compito di riportare tutti nella massima serie. Con fatica, sacrificio e applicazione. Perché non sarà un campionato semplice. La scalata sarà lunga e faticosa. Forse non basterà un solo campionato, ma ora il club è ad un bivio: dovrà gestire il momento di rifondazione come un'opportunità per creare delle solide basi ad un progetto che, tra un anno o forse poco più, permetta al Cagliari non solo di tornare in A ma di rimanerci il più a lungo possibile.