La brutta sorpresa dopo Pasqua: il successo della Salernitana rovina i piani del Cagliari. Nonostante la vittoria sul Sassuolo, ai rossoblù non resta che ricominciare tutto da capo

La brutta sorpresa dopo Pasqua: il successo della Salernitana rovina i piani del Cagliari. Nonostante la vittoria sul Sassuolo, ai rossoblù non resta che ricominciare tutto da capoTUTTOmercatoWEB.com
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sabato 23 aprile 2022, 09:19Il punto
di Giuseppe Amisani
Giuseppe Amisani, corrispondente da Cagliari per il Corriere dello Sport-Stadio

di Giuseppe Amisani

Grazie all’eroe del giorno, Alessandro Deiola, il Cagliari era riuscito a regalarsi una Pasqua serena. Ma l’urlo di quella gioia, destinato a durare fino almeno alla vigilia della sfida in casa del Genoa, è stato strozzato in gola dal recupero tra Udinese e Salernitana che l’ex fanalino di coda si è aggiudicato mercoledì sera. Un successo quasi inaspettato visto l’andamento dei friulani nell’ultimo periodo, che ha di fatto rovinato la settimana dei rossoblù. Avere incassato i tre punti contro il Sassuolo e soprattutto aver distanziato la terz’ultima piazza di ben sei lunghezze, aveva dato quello scorcio di serenità ad un gruppo che da mercoledì è di nuovo tornato a fare i conti con l’apprensione. Pur con in tasca la consapevolezza di aver ritrovato lo spirito giusto e quella compattezza che gli aveva permesso di fare grandi cose, la compagine isolana ora dovrà stare attenta a non sbagliare un colpo perché all’orizzonte, ci sono non solo le cinque finali che la attendono ma anche un altro recupero, quello tra Salernitana e Venezia, che potrebbe ulteriormente modificare le gerarchie in fondo alla classifica. Ora, appaiate a quota 22 sono in tre e proprio il Genoa, prossimo avversario degli isolani, si è trovato nei guai dopo essere stato agganciato prima dai lagunari e poi dalla squadra di Nicola. Una sorta di tsunami nei bassifondi della classifica che mette in pericolo ora anche Cagliari e Sampdoria, ma anche Spezia ed Empoli che, seppure distanziate, non possono certo dormire sonni tranquilli. I quindici punti ancora in palio autorizzano tutte le squadre che inseguono a sperare, mentre le altre dovranno cercare di non farsi prendere dall’ansia, per evitare di essere risucchiate.

In questo contesto di alti e bassi, la formazione di Walter Mazzarri che ha assicurato la sua massima attenzione nell’essere un martello pneumatico per evitare cali di tensione tra i suoi, dovrà cercare di serrare i ranghi. In un momento non facile visto che i rossoblù non potranno contare sullo squalificato Lovato e dovranno fare i conti con Goldaniga e Ceppitelli non ancora al top. Si profila una difesa ancora di emergenza, con Walukiewicz messo in preallarme, ma il tecnico livornese aspetterà fino a domenica mattina per vederci chiaro. Preoccupa anche Rog, colpito ad un piede in allenamento, ma non essendo ancora al top della condizione, la sua eventuale assenza potrebbe essere digerita meglio rispetto a quella di uno dei difensori. Solite difficoltà nella settimana che conduce al match, ma con l’avvicinarsi della fine delle ostilità, la situazione si fa sempre più delicata. Anche a Genova servirà una prestazione di alto livello come quella mostrata contro il Sassuolo, ma ancora di più serviranno i punti. Ci vorrà un Cagliari operaio, capace di lottare e di ribattere colpo su colpo in quella che sarà una autentica bolgia. Prima di tutto dal punto di vista psicologico, i rossoblù dovranno farsi trovare pronti perché questa è una di quella partite dalle quali passa la salvezza degli isolani. Vincere significherebbe spegnere i sogni di rimonta genoani e allo stesso tempo spiccare un bel balzo in avanti, lasciare l’intera posta in palio ai padroni di casa potrebbe avere contraccolpi, psicologici e di classifica, pericolosissimi. Ecco perché ci vorrà il miglior Cagliari, domenica e nelle altre quattro sfide, per chiudere il discorso e pensare alla programmazione della prossima stagione. Il tutto per non vanificare quanto di buono fatto in questo campionato costruito in corsa e condotto con qualche ansia di troppo.