Mercato Cagliari: per ora tutto tace. Lo stallo sulle uscite rende difficili anche le operazioni in ingresso

Mercato Cagliari: per ora tutto tace. Lo stallo sulle uscite rende difficili anche le operazioni in ingressoTUTTOmercatoWEB.com
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venerdì 25 giugno 2021, 07:35Il punto
di Giuseppe Amisani
Giuseppe Amisani, corrispondente da Cagliari per il Corriere dello Sport-Stadio

Il fatto che sarebbe stato un mercato particolare, difficile e più ricco di insidie rispetto al solito, era noto a tutti, ma probabilmente in pochi si sarebbero aspettati una partenza così soft delle trattative. Non solo per quanto riguarda il Cagliari visto che il momento di calma apparernte riguarda un po' tutte le squadra del massimo campionato che, se da una parte stanno alla finestra lasciando spazio al campionato europeo, dall'altra devono fare i conti con le ristrettezze economiche che condizionano in maniera pesantissima le operazioni. Qualche spiraglio positivo sembra esserci all'orizzonte, grazie ai recenti provvedimenti governativi che aprono alla presenza di pubblico, seppure parziale, negli stadi. Questo è un primo assaggio di ritorno alla normalità che darà la possibilità alle società di incassare qualcosa in più rispetto agli ultimi due campionati e agli investitori di portare denari freschi nelle casse dei club con le proposte pubblicitarie.

Tutti piccoli passi per ridare ossigeno ad un mondo che, come parecchi altri settori, ha avuto non poche difficoltà nel stare a galla ma che ora dovrà tornare alla normalità. E sul fronte rossoblù le cose non vanno diversamente perché una piena ripresa potrà avvenire solo a partire dalla stagione successiva a quella che inizierà ufficialmente il 12 luglio con il ritiro di Pejo. Per ora si naviga a vista e condizione indispensabile per una campagna acquisti capace di dare a Leonardo Semplici una squadra competitiva, sarà la partenza di uno/due big. Il braccio di ferro con Diego Godin non aiuta perché se da una parte il Cagliari non può più sopportare il peso di un ingaggio che supera i tre milioni di euro e si avvicina di parecchio ai quattro, dall'altra c'è il capitano della Celeste che non sembra voler mollare. Un tira e molla che crea apprensione e che potrebbe, già molto prima dell'avvio della stagione, essere uno di quei fatti capaci di spaccare lo spogliatoio e creare non pochi disagi. Godin ha fatto sapere di voler rispettare il suo contratto fino in fondo e quindi di non aver alcuna intenzione di lasciare la Sardegna. Ma per contro, il club isolano, gli ha lanciato diversi messaggi di senso opposto. In sostanza, a meno che il giocatore non si riduce sensibilmente (ma il diretto interessato non sembra affatto propenso) l'ingaggio, sarà necessario trovargli una nuova collocazione altrove. La priorità resta quella di arrivare ad una intesa perché senza un accordo, non solo a livello ambientale, ma soprattutto economicamente, la situazione potrebbe diventare parecchio pesante. L'ingaggio di Godin, infatti, limita le altre spese, per programmare le quali, il Cagliari ha bisogno di non dover fare i conti con questo esborso di particolare rilievo.

Di pari passo vanno poi le cessioni. Per ora giusto quella di Despodov e alcuni prestiti minori sono stati portati a termine, ma il grosso deve ancora arrivare. Incassati circa due milioni di euro dopo il controriscatto esercitato dalla Fiorentina su Sottil, la società aspetta qualche buona offerta per liberare o chi non sembra essere più parte del progetto Semplici (Simeone) o chi ha mercato e può portare parecchie risorse nella casse rossoblù (Nandez e Cragno). Le offerte fino ad ora sono state poche e poco convincenti, tanto da bloccare qualsiasi discorso in entrata. Il Cagliari aspetta l'occasione giusta e con un Nainggolan ancora lontano, spera di poter vendere per poi reinvestire. Il tempo c'è, considerato che le trattative ufficiali non si sono ancora aperte, ma sarebbe pericoloso aspettare all'ultimo minuto per dare a Semplici una rosa quanto più completa possibile, che possa evitare gli equivoci della passata stagione.