SARÁ CAPITATO ANCHE A VOI

Di avere problemi in famiglia è certamente capitato un po’ a tutti. Ciò che cambia è molto spesso il singolo problema ma anche il modo di affrontarlo. Al Cagliari, in questo momento gli intrecci sono molteplici e seguono il classico disordine sociale, in questo caso societario. Non per essere all’antica, non si capisce chi abbia i pantaloni. Metafora retrograda e sub culturale per definire il leader capace di gestire le dinamiche necessarie a essere educati al calcio, gestire calcio e non solo giocare calcio. Il rispetto dei ruoli è fondamentale e guai nascondere il padre di tutti i mali, un progetto che ha perso la testa pensando di poter approfittare di chiunque sia sottoposto al suo controllo. Senso di responsabilità, assunzione di una gerarchia che non può essere solo autoritaria, ma deve contare sull’autorevolezza, talvolta anche con un semplice mea culpa. Nel caso del nostro Cagliari il principio è sempre Giulini e le giustificazioni deve firmarle lui. La scappatella non è concessa e far ricadere colpe e tentazioni a chi esegue solo gli ordini non è moralmente accettabile. Così come non sono accettabili i matrimoni di comodo, amori interessati solo ai soldi che, pur di non perdere le gabbie d’oro in cui si sono infilati, mettono la testa sotto la sabbia per riemergere a colpi di consensi anche di fronte alle proposte più oscene.
Al Cagliari tutto è diverso rispetto alla logica. I calciatori sono invitati talvolta a partire, altre volte a rinunciare ai privilegi in un primo momento concessi e sottoscritti. Se non assumi anche posizioni passive, accettando l’inaccettabile, rischi di finire fuori dai giochi, tagli che poi sono puro autolesionismo, simili ai dispetti fatti alla moglie raccontati in ambienti popolari. Tradimenti, bambole fatte girare e poi buttate via, fenomeni annunciati poi implosi nelle proprie ombre. È tutto da rifondare con ordine e rigore morale. I problemi in famiglia si possono risolvere facendo sparire tutti i tappeti e gli armadi. La polvere va spazzata e gli scheletri portati alla luce. Da lì una ragionevole rifondazione ma soprattutto un profondo cambio di abitudini. Perché pur essendo capitato anche a voi di avere problemi in famiglia, non si può accettare di capitare in un girone infernale dove l’umiliazione è costante e la vergogna difficile da nascondere. Non era questa la storia, non erano queste le promesse. Non era questo il Cagliari, popolo che soffre ma che non ha mai perso la dignità. Stavolta messa duramente alla prova da vizi e vizietti che vanno aldilà del consentito. Al confine del ridicolo, a lambire il paradossale. Tanto da far diventare un divertente e irriverente canto della curva una drammatica lettura di realtà sfuggita di mano.
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VITTORIO SANNA - Giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari. Autore del libro "La Terra dei Giganti", appena uscito nelle librerie. Un viaggio nella storia dello sport e della relativa statuaria sportiva, dalle prime civiltà ai giorni nostri. Una sezione con i profili degli 88 olimpionici e paralimpici sardi nelle Olimpiadi e Paralimpiadi moderne finora riportati alla luce attraverso un continuo lavoro di ricerca.