Uno stop inatteso ma che potrebbe aprire gli occhi al Cagliari. In casa della Spal un ko che brucia ma a preoccupare è la sterilità del reparto offensivo con un Lapadula in ombra 

Uno stop inatteso ma che potrebbe aprire gli occhi al Cagliari. In casa della Spal un ko che brucia ma a preoccupare è la sterilità del reparto offensivo con un Lapadula in ombra TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
domenica 28 agosto 2022, 12:04Il punto
di Giuseppe Amisani
Giuseppe Amisani, corrispondente da Cagliari per il Corriere dello Sport-Stadio

di Giuseppe Amisani

Forse inatteso ma, come ha detto anche Simone Inzaghi dopo la sconfitta rimediata contro la Lazio venerdì notte, meglio in questo momento che in una fase più avanzata del campionato., Il Cagliari ha assaporato il gusto amaro della sconfitta a Ferrara, dove sono emersi alcuni limiti caratteriali di una squadra che non è riuscita a rimontare per la quarta volta in stagione (una in coppa e due in campionato). La rete di La Mantia ha condannato i rossoblù oltre i demeriti di un gruppo che, comunque, ci ha provato in tutti i modi. Senza, però, la necessaria grinta tanto che, pur con qualche occasione all’attivo, i gol non sono arrivati. Un primo campanello d’allarme per Fabio Liverani che alla solita disattenzione difensiva in occasione del gol al passivo, non ha visto replicare con la grinta delle ultime uscite. Sarebbe servita maggiore incisività, più voglia negli ultimi sedici metri e una generale migliore costrizione della manovra.

Il tutto condito dalla serata no di Gianluca Lapadula che, pur di nuovo preferito a Pavoletti, ha fallito almeno due occasioni limpide per andare a bersaglio ma soprattutto ha gettato al vento il calcio di rigore che avrebbe regalato agli isolani il pareggio. E magari avrebbe dato nuova linfa psicologica per far tentare agli isolani un clamoroso ribaltone. Niente di fatto e anche se l’espulsione di Di Pardo ha certamente condizionato l’andamento della gara, il collettivo rossoblù avrebbe dovuto fare decisamente meglio nel resto della gara. Giocare con un uomo in meno non è certo semplice ma con la qualità della quale il Cagliari dispone, era lecito attendersi qualcosa di più. Non tutto ha funzionato per il meglio e i tifosi si augurano che ancora la squadra non sia arrivata al top della condizione e al massimo dell’affiatamento. Avere in campo contemporaneamente Rog e Nandez è stato un lusso che in pochi possono permettersi in serie B, ma i due sono andati sistematicamente a sbattere sul muro della Spal, che ha atteso con pazienza il momento giusto per piazzare il colpo da ko. 

Maggiormente organizzato in mezzo, il collettivo di casa ha respinto gli assalti, anche grazie alla scarsa vena degli attaccanti isolani, dei rossoblù ed è riuscito a difendere il vantaggio di misura fino al fischio finale. Uno stop che ci poteva stare, perché prima o poi doveva accedere, ma a far rabbia è il modo per come è arrivato. Sarebbe servita una marcia in più per riuscire a ribaltare la situazione e questa volta il Cagliari è mancato proprio sotto l’aspetto caratteriale. Se, però, qualcuno si aspettava trentotto partite con altrettanti successi, ha sbagliato di grosso. Ci sarà da soffrire per tutta la stagione e, paradossalmente, lo stop di Ferrare può anche essere salutare. Nessuno regalerà niente a Pavoletti e compagni. Per questo motivo sarà fondamentale calarsi nella nuova realtà alla svelta,, lasciare da parte il fioretto per sfoderare la sciabola e andare a caccia del riscatto già dall’anticipo di venerdì alla Unipol Domus contro il Modena.