Pisacane a Mediaset: "Grandissima risposta da parte della squadra, questo è un punto di partenza"
Fabio Pisacane, tecnico del Cagliari, ha parlato ai microfoni di SportMediaset al termine del match perso ai rigori contro il Napoli, valido per gli ottavi di finale di Coppa Italia. Le sue parole, sintetizzate da TuttoCagliari.net.
Mister, un'altra volta il Cagliari tiene testa al Napoli: in campionato eravate caduti nel recupero, qui siete caduti soltanto ai calci di rigore. Però dal punto di vista della prestazione e del carattere può essere soddisfatto?
"Sì, è una grandissima risposta da parte della mia squadra. Venire qua e fare una partita di questo grande sacrificio, di questo grande carattere e di pungere anche nel momento giusto ci fa capire che dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo. Questa è la strada e deve essere un punto di partenza".
Forse si può dire un primo tempo un po' timido, mentre nel secondo tempo siete scesi in campo con un altro piglio?
"Ma è normale che quando in una squadra come la nostra ci sono anche due calciatori che oggi giocavano dal primo minuto – parlo di Kilicsoy e Rodriguez della fattispecie, ma come anche di Pardo – è normale che c'è un po' di timidezza all'inizio. Però sono soddisfatto perché comunque questa era la gara che volevamo fare, la volevamo incanalare a modo nostro, ci siamo riusciti e dispiace: resta l’amaro in bocca, come è successo già in partite passate. Però noi sappiamo qual è il nostro obiettivo e la partita di Coppa ci proietta ancora di più su quello che poi dobbiamo seguire, e con questo carattere sicuramente poi alla fine acchiapperemo".
Mi ha impressionato molto la serenità e la tranquillità con cui i suoi giovani sono andati a calciare i calci di rigore.
"Sono giovani validi, giocano in Serie A anche nonostante hanno una tenera età, per cui se sono dove sono è perché hanno delle qualità. Il sangue freddo in certe situazioni è quello che mi ha risalta di più".
E tra questi c'è anche Sebastiano Esposito: gol alla Juventus, gol al Napoli in Coppa Italia. Ha un quid in più rispetto agli altri, soprattutto lì davanti?
"Ma adesso non mi piace ovviamente… sempre con il massimo rispetto per il resto della squadra, della compagine, perché si insegna anche in merito dei compagni. Sì, ma capisco perfettamente la domanda: era solo per dire che abbiamo tre, quattro, cinque calciatori che hanno qualità importanti nei piedi. Penso pure a Gaetano, ma penso lo stesso a Kilicsoy. Comunque abbiamo dei giocatori che sanno trattare bene il pallone.
Seba in questo momento è in fiducia: diciamo che è il momento quello un po' appannato dove era solo in fase realizzativa e passato, perché poi le prestazioni non sono mai mancate. Deve continuare così, con questa umiltà, con questo sacrificio, e mi auguro per lui che di domenica in domenica si possa sottolineare quello che abbiamo sottolineato oggi, che è andare in rete".