Liverpool-Atletico insulti e rosso, Simeone è rissa con i tifosi

(ANSA) - ROMA, 18 SET - Gli insulti, la rissa sfiorata e l'espulsione con gli addetti alla sicurezza che lo portano via dal campo. Finale di partita ad alta tensione per Diego Simeone che dopo aver assistito alla rimonta del suo Atletico Madrid ad Anfield, nella prima stagionale di Champions League, ha perso le staffe al gol di Van Dijk che ha regalato il successo ai padroni di casa (3-2). Il tecnico degli spagnoli si è scagliato verso gli spalti ed è stato trattenuto da alcuni membri del suo staff e anche da quattro addetti alla sicurezza, accusando i tifosi di avergli rivolto insulti e gestacci (il dito medio) durante tutta la partita. "Siamo in una situazione in cui non abbiamo il diritto di reagire. Non è giusto reagire, perché siamo i protagonisti - ha spiegato Simeone a Movistar dopo la partita -. Ma allo stesso modo in cui combattiamo il razzismo e gli insulti verso i giocatori, vediamo anche quello che succede contro le panchine che sono attaccate alle tribune e non è facile ricevere insulti per tutta la partita. È arrivato il terzo gol e oltre agli insulti c'è stato un gesto, e io sono una persona".
Simeone aveva spiegato al quarto uomo, l'italiano Marcenaro, i motivi della sua reazione a quella che ha definito una continua provocazione, mostrando anche il gesto rivoltogli da un tifoso. Ma l'arbitro lo aveva già espulso e anche nel passaggio verso il tunnel degli spogliato sono piovuti altri insulti. Non è la prima volta che Simeone per la calma, in particolare quando si trova contro il pubblico inglese: nel 2022 aveva lasciato l'Old Trafford tra una pioggia di bottiglie lanciate in campo. In precedenza era stato multato di 20.000 euro per gesti osceni durante la vittoria per 2-0 in casa della Juventus nel 2019. "La mia reazione all'insulto non è giustificabile, ma non sai cosa significa essere insultati senza sosta per 90 minuti - si è giustificato Simeone -. L'arbitro? Mi ha detto che ha capito, ma spero che il Liverpool possa migliorare e se identificano chi ha fatto questo lo punisca". (ANSA).