Sanna: "E' il momento più difficile per un tecnico. Mai appellarsi agli assenti"

Cosi Vittorio Sanna su Cagliari-Milan a Radio Super Sound: "Le parole di Ranieri? C'è la difficoltà di riuscire ad ottenere il massimo da questi ragazzi, non vuole ferirli, sa che deve partire dalle cose buone che fanno e sa che non può levare loro l'entusiasmo per non deprimerli e sa anche che la classifica è lì che finisce per essere un deprimente che non controlli perché sono numeri certi. E' un momento in cui l'allenatore è più in difficoltà perché lui lavora e tenta di dare certezze che però non pagano. E' il momento più difficile per un tecnico. In questi momenti lui deve tenere il gruppo, deve tenere la squadra, alto il morale, la determinazione, l'attenzione, il coraggio e deve fare in modo che alla squadra arrivi un senso di fiducia che non sia definito tutto negativamente, cadendo anche lui nella trappola dell'alibi. Quando sei in queste situazioni non devi mai appellarti a chi non c'è.
Sai che Lapadula arriva a novembre: se tu dici di aspettare Lapadula, stai dicendo che da lui ti aspetti quello che questi non possono fare. Quindi, da una parte cerchi di tenerli su, ma dall'altra rischi di scoraggiarli. In questo momento è importante che la società sia compatta e che non ci siano interferenze, che non si infili nessun tipo di dubbio e che si sia determinati verso un obiettivo. Se si crede nel lavoro, bisogna lavorare un po' di più. Non ti sto punendo venendo in ritiro, ma facciamo un allenamento in più, stabiliamo una sessione in più a livello tattico, cerchiamo di migliorare le qualità tecniche: il messaggio che devi trasmettere è lavoriamo di più perché dobbiamo fare di più, pur avendo fiducia nei calciatori, facendo capire che l'unica risorsa che può essere messa al servizio della squadra è il calciatore, è la persona, e lavorando sulle persone tu puoi ottenere il risultato".