Sanna: "Se basta un calendario per indurci a pensare che tra quattro partite saremo a 2 punti, ci siamo già demoliti da soli"

Sanna: "Se basta un calendario per indurci a pensare che tra quattro partite saremo a 2 punti, ci siamo già demoliti da soli"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Luca Di Leonardo
martedì 19 settembre 2023, 14:30News
di Paola Pascalis

Vittorio Sanna ha fatto il punto sul Cagliari a Radio Super Sound: "Tutti a preoccuparsi del calendario: in un momento come questo vedi nell'ordine le diverse partite Atalanta, Milan, Fiorentina e Roma e sei preoccupatissimo perché nei prossimi 14 giorni affronto squadre di questo tipo. Ma dobbiamo prendere atto che è vero che avremo a che fare con squadre di un certo livello, ma che sono anche squadre che hanno più impegni dei nostri. Abbiamo a che fare con squadre che hanno partite in più e le dovranno gestire nell'ottica del risparmio. Se da una parte dobbiamo essere preoccupati perché sono squadre di assoluto valore, dall'altra dobbiamo metterci nei panni di chi sa di dover giocare con squadre che potrebbero pagare di più sul piano del dispendio fisico e atletico, oltre che mentale. Ogni volta che guardiamo al calendario dobbiamo contestualizzare ciò che stiamo vedendo e cercare di capire il momento che si sta vivendo: non tutte hanno la stessa carica, lo stesso prestigio o lo stesso blasone.

La storia è il passato e con i gol del passato non si vincono le partite del futuro. Il Cagliari i gol li deve ancora fare, è qualcosa che non ha imparato a fare in questa stagione e dovrà tentare di farli contro queste squadre alla ricerca di obiettivi che sono di solo campionato. Gestione della squadra, del gruppo, ma anche mentalità positiva perché se partiamo dal presupposto che basta un calendario per indurci a pensare che possiamo non vincere le prossime partite e che saremo tra 4 partite ancora a 2 punti ci saremo già demoliti da soli, non abbiamo neanche bisogno di giocare perché abbiamo già perso mentalmente. Bisogna cambiare e bisogna che cambi anche il tifoso: guardare sempre al bicchiere mezzo pieno e come cultura sportiva ricordarsi che lo sportivo va sempre incontro ai miglioramenti, a qualcosa che ancora non sa fare".