C'era una volta: Dessena e quella storia diventata favola

C'era una volta: Dessena e quella storia diventata favolaTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Liggi/TuttoCagliari.net
martedì 1 novembre 2016, 16:00Primo piano
di Pietro Piga

C'era una volta un ragazzo che, dopo aver fatto a pugni con la crudeltà, è riuscito a trovare la luce in fondo al tunnel. Ci è voluto non poco per poter indossare di nuovo la propria armatura, lo scudo e gli stivali da combattimento.

Un infortunio, il 28 novembre 2015 a Brescia, lo costrinse a lasciare i suoi compagni da soli, in preda all'ansia e all'avversario. Il dolore insopportabile, le lacrime, il pensiero di non farcela. Ma anche la fiducia su chi – in seguito al crack – lo prese per mano, aiutandolo e sostenendolo. Ed è stato anche il primo a prendersi un abbraccio, commovente e sincero, dal protagonista della nostra favola, Daniele Dessena. Il “salvatore” del capitano rossoblu è Gianfranco Ibba, preparatore atletico del Cagliari, al quale è stata dedicata una fetta di vittoria contro il Palermo, spartita con società, compagni e tifosi.

Ieri sera, il numero 4, dopo la breve parentesi nel maggio scorso e mercoledì contro la Lazio, si è ripreso la scena, indossando la maschera più bella e radiosa per Halloween. Perché da Dessena, le cui mansioni sono quelle di fare “legna” in mezzo al campo innalzando la muraglia, non ci si aspetta di certo una rete e, ancor meno, due. Ma al Sant'Elia, nella “sua” casa, ha decisivo di regalare a se stesso e al pubblico una notte indimenticabile.

Una conclusione al volo, di prima intenzione, per battere Posavec. E poi un piattone, di controbalzo, per mettere al sicuro i tre punti e prendersi, ancora una volta in pochi minuti, l'ovazione di tutti. Gli occhi lucidi, l'emozione nascosta da un sorriso a trentadue denti e i ringraziamenti, nel dopogara.

A 338 giorni dal pomeriggio maledetto del Rigamonti, Dessena ha vinto un'altra battaglia, una delle tante della sua vita, non solo sportiva.