Caressa: "Cagliari, Pisacane ha dimostrato di avere idee. Bisogna essere consapevoli che è una scommessa"

Fabio Caressa, noto giornalista di Sky Sport, ha parlato della panchina del Cagliari e di quella della Nazionale, in esclusiva ai microfoni di TuttoCagliari.net, a margine della trasmissione "Calciomercato-L'Originale", in diretta da Golfo Aranci.
Ciao Fabio, grazie mille per aver accettato la nostra intervista. Ti chiedo due commenti: il primo riguarda il cambiamento di carriera di Nicola – che sensazioni ti ha dato? Il secondo, invece, riguarda le sue parole su Pisacane, cosa ne pensi?
Il campionato del Cagliari è sempre duro per chiunque. Questo è un punto di forza che bisogna mantenere anche per il prossimo campionato. Nicola si è salvato bene con l’anticipo: è stato un campionato che non era facile. A un certo punto si era un po’ complicato per tutti, con tutte le squadre vicine, quindi non bisognava sbagliare le partite, bisognava giocare bene. E questo ha fatto. Secondo me ha giocato molto la sua esperienza. Detto questo, e quindi con i complimenti a Nicola, mi intriga la cosa di Pisacane, perché si dice che bisogna dare spazio ai giovani. Pisacane ha già dimostrato in Primavera di avere idee, di saper cambiare modulo. A me piacciono gli allenatori che sanno cambiare. Certo, bisogna essere tutti consapevoli che è una scommessa. Ci vorrà magari un po’ di tempo, per lui per abituarsi al nuovo livello, e per la squadra per conoscerlo. E poi, quello che conterà sarà sempre la rosa, alla fine. Anch’io sono convinto che qui ci siano giocatori che fanno la differenza. Può essere lui quello che valorizza i giovani? Sicuramente potrà inserire e valorizzare i giovani del Cagliari. Diciamo tutti che questo sarà il passo necessario per il calcio italiano, e io penso che lo sia. Perché non farlo partire proprio da Cagliari?
Ultimissima domanda: visto che siamo comunque in Sardegna, ti ha stupito il no di Ranieri alla Nazionale?
Devo dire, non molto. Si è preso del tempo per pensare, ha fatto delle valutazioni. La sua posizione, secondo me, avrebbe potuto in qualche modo influire su alcune considerazioni relative al campionato della Roma e, da persona di parola e seria qual è, ha deciso una cosa che in realtà aveva già deciso, quella di non allenare più. Ci sono tante motivazioni che l’hanno portato a questa scelta: per tutto quello che ha fatto, per l’età, per la famiglia, e anche perché gli piace questo nuovo ruolo. Quindi, devo dire che mi dispiace, perché sarebbe stato sicuramente un uomo ideale per la nostra Nazionale. Però capisco pienamente le motivazioni che l’hanno spinto ad assumere questo nuovo incarico.