Casini: "Affrontare il Como come fatto con la Lazio: essere in campo e non subire"

Casini: "Affrontare il Como come fatto con la Lazio: essere in campo e non subire"
Oggi alle 14:30Primo piano
di Giorgia Zuddas

Lele Casini, intervenuto ai microfoni di Matteo Vercelli su Radiolina durante il rientro da Roma, ha analizzato la prestazione del Cagliari contro la Lazio. Di seguito le sue dichiarazioni:

Come hai interpretato la gara ieri del Cagliari? 

"È chiaro che ci sono recriminazioni e cose che non sono andate bene anche ieri. I soliti problemi: cioè il fatto di non segnare, di arrivare sempre con l’ultimo passaggio sbagliato, non corretto, non perfetto… Quelli sono problemi che per adesso rimangono, e questi problemi non consentono al Cagliari di raccogliere i punti. La prova offerta con la Lazio non è quella che avevamo visto contro il Sassuolo, non era quella che avevamo visto contro il Bologna in casa, anche le trasferte di Udine e Verona erano state interpretate così bene. Ci sono state delle modifiche, oltre che il ritorno alla difesa a quattro anche questo doppio play, Gaetano-Prati che a me non è dispiaciuto per niente. È chiaro che poi qualche errorino è stato pagato. Da una parte c’è Isaksen che fa il tiro all’incrocio dei pali – e obiettivamente è un tiro che sta nelle corde del danese – e dall’altra parte il Cagliari non è riuscito a fare altrettanto".

Anche perché poi, guardando le statistiche, il Cagliari ha tirato di più in porta, ha attaccato forse di più, ha creato più occasioni da gol. Leggendo le parole di Pisacane sull’Unione Sarda - e chiedo conferma anche a te - era soddisfatto della prova, è mancato appunto il gol, è chiaramente dispiaciuto per il risultato...

"Sì, assolutamente. Io credo che la prova di ieri sia la strada da seguire, a prescindere. Bisogna essere bravi – dico per il Cagliari – a non farsi travolgere dalle situazioni che riguardano la classifica in questo momento. Sabato c’è una trasferta a Como che non sarà per niente agevole, però affrontarla come è stata affrontata questa, essere propositivi, essere sul campo e non adeguarsi e subire l’avversario, a prescindere, io credo che sia la strada giusta".

La trasferta in casa del Como è proibitiva?

"Sì, però bisogna andare a giocarsela. Il Como ha lasciato un pareggio anche in casa del Parma, magari non giocando da "Como" o giocando meno bene rispetto ad altre volte. Bisogna essere bravi a sfruttare quegli eventuali errori che farà la squadra di Fabregas e metterci del proprio. E poi io credo che alla fine – ok il risultato – però se la prova dovesse essere questa, io credo alla fine che questa sia la strada giusta".