Esclusive TC

Emiliano Melis: "Sotto il profilo tecnico si notava una differenza abissale tra i nostri giocatori e quelli del Como. Il punto è ottimo, ma con un po' di qualità in più avremmo potuto far male ai lariani. Dal ko di Belotti qualcosa si è rotto"

Emiliano Melis: "Sotto il profilo tecnico si notava una differenza abissale tra i nostri giocatori e quelli del Como. Il punto è ottimo, ma con un po' di qualità in più avremmo potuto far male ai lariani. Dal ko di Belotti qualcosa si è rotto"
Oggi alle 14:49Primo piano
di Matteo Bordiga

Emiliano Melis, ex fantasista rossoblù, ai microfoni di Tuttocagliari.net commenta il pareggio a reti bianche del Senigaglia tra Como e Cagliari.

Emiliano, alla fine l’undici di Pisacane è riuscito a strappare un punto al Como di Cesc Fabregas. Lei come legge, tecnicamente e tatticamente, la sfida tra lariani e rossoblù?

“Intanto diciamo che il Cagliari ha approcciato questa gara con estrema umiltà, sapendo di dover giocare contro una squadra nettamente superiore sotto il profilo tecnico. Nel match precedente, tanto per capirci, il Como era andato a Napoli a imporre il proprio gioco. Quindi i lariani andavano affrontati col massimo rispetto, con l’obiettivo di conquistare un punto e di provare a sfruttare, qualora se ne fosse presentata l’occasione, le ripartenze in velocità. L’undici di Fabregas ci ha costretto a una partita prevalentemente difensiva, ma Pisacane è stato bravo a non consentire a Nico Paz e compagni di palleggiare e di tessere le loro trame con troppa facilità.

Il punto è ottimo, anche perché in questo momento avevamo un gran bisogno di una piccola iniezione di fiducia.”

La squadra denuncia, da diverse settimane a questa parte, una difficoltà cronica nel costruire azioni da gol e, più in generale, a sviluppare il proprio gioco offensivo. Questi stenti dipendono più dal modulo col quale scende in campo la compagine rossoblù o dall’attitudine tecnica dei singoli interpreti?

“In effetti ieri, guardando la partita, si notava una differenza tecnica abissale tra i nostri giocatori e i calciatori del Como. Questi ultimi quando palleggiavano erano sempre puliti e disinvolti. Noi invece, anche quando avevamo la possibilità di ripartire in verticale, la vanificavamo con uno stop sbagliato o con una scelta troppo precipitosa. Non è certamente una questione di modulo o di disposizione in campo: semplicemente con un pizzico di qualità in più in certe situazioni avremmo potuto creare dei grossi grattacapi alla retroguardia di Fabregas. Nel secondo tempo, a ben vedere, un’occasione buona la abbiamo avuta con Zito Luvumbo: ecco, in quella circostanza la ripartenza è stata condotta coi modi e coi tempi giusti.”

Dopo la sosta all’Unipol Domus arriverà il nuovo Genoa di Daniele De Rossi. Come andrà interpretata la sfida al Grifone?

“Il Genoa avrà motivazioni particolari dopo aver cambiato allenatore, ma il Cagliari dovrà assolutamente vincere. Se approcceremo bene la gara avremo buone chance di ottenere i tre punti. Tuttavia ho notato che dall’infortunio di Belotti in poi qualcosa, nei nostri meccanismi di gioco, ha iniziato a scricchiolare. Nonostante il Gallo non fosse più il bomber implacabile e il dominatore dell’area di qualche anno fa, si stavano venendo a creare i presupposti affinché si ripetesse con successo l’operazione-Borriello, tanto per capirci. Il centravanti di Calcinate stava ritrovando familiarità col gol e sembrava sul punto di rilanciarsi. Da quando manca lui è come se qualcosa si fosse rotto. D’altronde non abbiamo un suo sostituto naturale: gli altri attaccanti di cui disponiamo non hanno il suo stesso peso specifico. Proprio per questo motivo anche le gare casalinghe contro le dirette concorrenti, nonostante all’apparenza possano sembrare ‘facili’, nascondono grosse insidie. L’assenza del centravanti titolare si fa sentire oltremodo, quindi o si trova il più rapidamente possibile un elemento in grado di rimpiazzarlo - oppure un modulo che possa realmente sopperire alla sua mancanza - o continueremo a faticare dannatamente a costruire palle gol.”