ESCLUSIVA TC – Acquafresca: “Promozione? Sono ottimista, bisogna pensare partita dopo partita senza stare a guardare le altre. A Cagliari gli anni più belli della mia carriera, sarebbe se un giorno i nostri destini si rincontrassero"

ESCLUSIVA TC – Acquafresca: “Promozione? Sono ottimista, bisogna pensare partita dopo partita senza stare a guardare le altre. A Cagliari gli anni più belli della mia carriera, sarebbe se un giorno i nostri destini si rincontrassero"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Alberto Mariani
martedì 28 febbraio 2023, 17:00Primo piano
di Roberta Lai

In esclusiva ai microfoni di TuttoCagliari.net è intervenuto Robert Acquafresca, ex attaccante di Cagliari e Genoa, le due squadre protagoniste del match dell'Unipol Domus di domani sera.

Domani la sfida tra due squadre storiche come Cagliari e Genoa. Che partita si aspetta?

“È una partita importantissima per entrambe le squadre che ambiscono a salire direttamente. Il Genoa sta meglio a livello di classifica e dei risultati ottenuti nell’ultimo periodo. Il pareggio del Cagliari con il Venezia ci sta ma quella vittoria sfumata con il Bari avrebbe dato qualcosa in più”.

Perché, secondo lei, il Cagliari ha riscontrato un po’ di problemi in questa stagione?

“Dopo una retrocessione è difficile trovare delle squadre che ripartano in maniera veloce. La Serie B non perdona, non è facile ma penso che il Cagliari abbia un organico all’altezza per poter risalire”

Difficoltà che emergono soprattutto in trasferta dove il Cagliari sembra un lontano parente rispetto a quanto si vede all’Unipol Domus. Perché?

“Bella domanda. Posso pensare che tra le mura amiche i tifosi riescano a dare quel qualcosa in più ma è anche vero che il Cagliari è abbastanza seguito anche fuori. È una questione di mentalità e di fortuna: basti pensare a quelle partite in cui abbiamo perso i tre punti negli ultimi minuti come è successo contro il Bari e il Sudtirol.  Un po’ di sfortuna, di mancanza di concentrazione, di cattiveria nel portarla a casa”.

Oggi la sua maglia numero 9 è indossata da Gianluca Lapadula. Come vede il giocatore? Come può rendere al meglio?

“Vedo molto bene Gianluca. Lui e Leo sono un po’ come me e Cacia ai tempi del Bologna: dicevano che dovevamo giocare da soli e invece abbiamo fatto molto bene insieme. Penso che a Gianluca possa tornare molto comodo il lavoro di Pavoletti di testa così come a Leo il lavoro di Lapadula nell’andare in profondità. È una coppia davvero forte per la Serie B, fondamentale per questo Cagliari. L’assenza di uno dei due si fa sentire”.

Pavoletti che domani potrebbe essere convocato.

“Mi auguro che l’infortunio sia acqua passata. Serve come il pane. Servono tutti quanti perché la Serie B è lunga: bisogna pensare partita dopo partita e cercare di portare a casa i tre punti senza nemmeno stare a guardare le altre”.

È ottimista per quanto riguarda la promozione?

“Sono ottimista di natura, per il Cagliari lo sono ancora di più. È la squadra per cui tifo e le auguro una risalita immediata”.

Facciamo un tuffo nel suo passato rossoblù. Con la maglia del Cagliari 105 presenze, salvezze, vari allenatori: che ricordi ha di quegli anni? Che gruppo eravate?

“Sono stati dei gruppi bellissimi, i migliori anni della mia carriera calcistica. È un posto che mi ha dato tantissimo se non quasi tutto. Li vivo con tanto piacere nei miei ricordi. Che dire? Andavo anche in trasferta senza paura e spesso riuscivamo a portare a casa i tre punti. Una squadra senza fronzoli, fatta di giovani, con Ballardini e poi Allegri in panchina. Anni bellissimi”.

105 presenze condite da 32 gol, alcuni indimenticabili. Qual è quello che porta nel cuore?

“Ce ne sono tanti. Ci tengo a dire una cosa: sarei voluto rimanere, continuare a crescere e a fare gol con indosso la maglia del Cagliari ma le cose sono andate diversamente. Peccato, questo sarà un nodo che rimarrà per sempre nella gola. Se proprio devo scegliere un gol, ripenso a quello fatto al Livorno nell’anno della miracolosa salvezza con Ballardini: una partita stupenda”.

Appese le scarpette al chiodo, ha deciso di rimanere in Sardegna. Sogna un futuro nel Cagliari?

“Ci ho pensato. È chiaro che per fare le cose bisogna essere in due. Il Cagliari sa che da parte mia ci sarà sempre la disponibilità a vestire i colori rossoblù anche se in altri panni. Sarebbe bello se un giorno i nostri destini si rincontrassero”.

Si ringrazia Robert Acquafresca per la disponibilità e la cordialità nell’accettare e svolgere questa intervista.