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ESCLUSIVA TC - ARTURO DI NAPOLI: "Ci vorrebbero non uno, ma cento Tommaso Giulini. L'idea di valorizzare un giovane tecnico come Pisacane è illuminata e, spero, lungimirante. Il Cagliari lotterà per salvarsi, e sono certo che ci riuscirà"

ESCLUSIVA TC - ARTURO DI NAPOLI: "Ci vorrebbero non uno, ma cento Tommaso Giulini. L'idea di valorizzare un giovane tecnico come Pisacane è illuminata e, spero, lungimirante. Il Cagliari lotterà per salvarsi, e sono certo che ci riuscirà"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com
Ieri alle 17:38Primo piano
di Matteo Bordiga

Anche “Re Artù”, come lo soprannominavano i suoi tifosi – al secolo Arturo Di Napoli, ex attaccante funambolico tanto prolifico quanto spettacolare – esprime il suo parere sul nuovo corso del Cagliari targato Fabio Pisacane. Intervistato da Tuttocagliari.net, Di Napoli approva in pieno la scelta del presidente Giulini di affidare la panchina rossoblù a un giovane emergente “carico di motivazioni e di entusiasmo”.

Arturo, che ne pensa della scommessa-Pisacane? Mossa potenzialmente vincente o azzardo fin troppo coraggioso?

“Dico che ci vorrebbero non uno, ma cento Tommaso Giulini. I giovani vanno valorizzati. Io stesso ho debuttato in serie A ma non sapevo, all’epoca, di essere un giocatore da serie A. Insomma, se non vieni messo alla prova non saprai mai di cosa sei capace… Il calcio del resto è molto semplice: non inventa niente nessuno. Pisacane sa perfettamente come ci si deve approcciare a uno spogliatoio di professionisti, anche perché per tanti anni è stato a sua volta calciatore. Inoltre mi sembra che abbia il giusto entusiasmo per intraprendere questa grande avventura. Io faccio il tifo per i giovani, per Pisacane e per il Cagliari!”

Non pensa che la giovane età del mister – è quasi coetaneo di alcuni elementi della rosa – possa rappresentare in qualche modo un problema o un limite?

“No, al contrario. Anzi, sarà un valore aggiunto. Come dicevo prima, Fabio porterà voglia ed entusiasmo all’interno del gruppo. Nei giorni scorsi ho letto alcune dichiarazioni dei giocatori del Cagliari – Pavoletti su tutti – che testimoniano come il tecnico si sia approcciato alla squadra nella maniera giusta, grazie alla sua meticolosità e alla filosofia che lo contraddistingue, impernata sulla mentalità del lavoro. Faccio i complimenti a Giulini e al direttore Angelozzi per la scelta coraggiosa e, spero, lungimirante. Poi, come sempre, il rettangolo verde sarà il giudice supremo.”

Capitolo mercato: finora il Cagliari ha ingaggiato Borrelli dal Brescia, attaccante che può rappresentare una valida integrazione o alternativa a Piccoli, e Michael Folorunsho dal Napoli, il vero fiore all’occhiello della campagna acquisti rossoblù. Che squadra sta nascendo, a suo avviso?

“La società ha inserito dei profili giovani e molto interessanti, di sicuro avvenire. Per cui secondo me i presupposti sono ottimi. Intendiamoci: sarà il solito campionato di sofferenza, perché come sempre l’obiettivo dei sardi sarà quello di mantenere la categoria. Insomma, sarà battaglia, perché salvarsi in serie A non è mai un’impresa facile. Ma, seppur con sofferenza, il Cagliari ha quasi sempre condotto la nave in porto. E sono sicuro che lo farà anche quest’anno.”