ESCLUSIVA TC - MARIO BERETTA: "Il Cagliari ha raggiunto meritatamente la salvezza. Tuttavia il prossimo anno prenderei una punta in aggiunta a Piccoli - Pavoletti comincia ad avere una certa età - e un difensore centrale"

Mario Beretta, tecnico esperto e navigato oltre che ex responsabile del settore giovanile del Cagliari, ai microfoni di Tuttocagliari.net traccia un bilancio sostanzialmente positivo della stagione vissuta da Luperto e compagni. Fermo restando che, naturalmente, “si può sempre migliorare”.
Mario, il Cagliari ha praticamente raggiunto la salvezza. C’è da essere contenti o quella che si sta concludendo è stata una stagione che avrebbe potuto regalare maggiori soddisfazioni ai tifosi rossoblù?
“Intanto non è ancora arrivata la salvezza aritmetica. Tuttavia credo proprio che, salvo improbabili cataclismi, i sardi taglieranno – direi meritatamente – il traguardo. Bisogna anche sottolineare che la squadra, nel corso del campionato, non si è quasi mai trovata con l’acqua alla gola. Non ha mai vissuto situazioni di estrema criticità. E questo è senz’altro un merito, di cui i tifosi devono tenere conto. Poi è chiaro che è sempre possibile e auspicabile far di meglio. Ma questo vale per qualunque squadra. Inoltre ricordo che il campionato italiano è molto difficile: giochi contro l’Inter e vai incontro a determinati tipi di problemi, poi affronti una pericolante e le complicazioni sono totalmente diverse, ma sempre ben presenti. Inoltre a volte si riesce a giocare bene, mentre altre volte vorresti giocare bene ma gli avversari non te lo permettono. Diciamo che qualche volta il Cagliari non ha reso al cento per cento delle sue potenzialità, ma in diverse altre partite ha espresso una identità di gioco chiara e riconoscibile.”
A suo avviso, alla luce dei pregi e dei difetti messi in mostra in questa stagione, dove sarebbe opportuno intervenire in sede di calciomercato per puntellare una rosa che, stando ai numeri, ha subito parecchio e segnato molto poco?
“Io penso che soprattutto là davanti sia necessario un rinforzo. A gennaio è andato via Gianluca Lapadula ed è stato sostituito da Coman, che però è più un esterno d’attacco o un trequartista. Un attaccante in più dunque servirà, anche alla luce dei tanti impegni ravvicinati che bisognerà onorare e poi perché Pavoletti – sempre straordinario per voglia, spirito di abnegazione e attaccamento alla maglia – ormai ha una certa età. In mezzo al campo, invece, mi sembra che la squadra abbia un buon mix di quantità e qualità: hanno ruotato in tanti e con discreti risultati. Penso ad esempio a Prati, elemento giovane e promettente in ottica futura. Ecco, forse l’ingaggio di un difensore centrale, oltre a quello di una punta, potrebbe essere auspicabile. Anche se molto dipenderà da come vorrà giocare l’allenatore l’anno prossimo: se a tre o a quattro.”