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ESCLUSIVA TC - MASSIMO PAGANIN: "Cagliari, il bicchiere è senz'altro mezzo pieno: la salvezza consentirà di pianificare con positività il futuro. In estate potenzierei il centrocampo: è il fulcro di ogni team, imprescindibile nel calcio moderno"

ESCLUSIVA TC - MASSIMO PAGANIN: "Cagliari, il bicchiere è senz'altro mezzo pieno: la salvezza consentirà di pianificare con positività il futuro. In estate potenzierei il centrocampo: è il fulcro di ogni team, imprescindibile nel calcio moderno"TUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 28 maggio 2025, 17:40Esclusive TC
di Matteo Bordiga

L’ex difensore Massimo Paganin, attualmente commentatore e opinionista per conto di Mediaset, ai microfoni di Tuttocagliari.net invita i tifosi rossoblù a considerare positiva la stagione appena conclusa, in virtù del raggiungimento di una salvezza che “consentirà di pianificare con serenità e nel migliore dei modi il futuro del Cagliari”.

Massimo, da una parte c’è una salvezza conseguita con una giornata d’anticipo, dall’altra un campionato contrassegnato dalle tante sconfitte (numerosissime soprattutto quelle interne) e da un calcio mai coinvolgente ed esteticamente godibile. Il bicchiere del Cagliari è mezzo pieno o mezzo vuoto?

“Assolutamente mezzo pieno, considerando il risultato ottenuto. Ora il Cagliari avrà la possibilità di ripartire – dalla serie A – per la prossima stagione e di ricostruire quello che sarà necessario ricostruire. E lo potrà fare con la consapevolezza data da una permanenza nella massima categoria che rappresenta una base solida e, soprattutto, positiva.”

Lei quest’anno ha seguito parecchie partite del Cagliari. A suo giudizio come si può migliorare significativamente il rendimento di questa squadra? Alcuni addetti ai lavori suggeriscono di intervenire in primis a centrocampo, per rendere più fluida e brillante una manovra che troppo spesso, nell’arco della stagione, si è sviluppata attraverso lunghi lanci dalle retrovie gestiti con (ovvia) difficoltà dall’unica punta Roberto Piccoli…

“Migliorare il palleggio e il fraseggio della squadra è senz’altro la priorità del calcio moderno. Non si può prescindere dal centrocampo, che è il fulcro di ogni compagine che si rispetti. I centrocampisti devono saper fare le due fasi: difensiva e offensiva. Diventa complicato gestire la palla e far salire la propria squadra se si viene serviti con lanci lunghi e, di conseguenza, si viene braccati dai centrali avversari. Il Cagliari non fa eccezione, dunque dovrà attrezzarsi per velocizzare e migliorare la circolazione della sfera. Poi sappiamo che le stagioni possono essere molto diverse tra di loro: a volte basta l’innesto di uno o due elementi chiave per compiere il famoso salto di qualità. Non serve stravolgere completamente la rosa per ottenere dei risultati, ma inserire alcuni giocatori mirati in determinati ruoli.”

Focus sulla batteria offensiva dei rossoblù: quest’anno Piccoli è rimasto spesso molto isolato al centro dell’attacco, e aveva il compito improbo di sgomitare coi difensori avversari per far salire la squadra. Viola, Gaetano e Luvumbo sono stati utilizzati per lo più come trequartisti o esterni offensivi. In vista del prossimo campionato lei che tipo di attaccante – magari una seconda punta – immagina al fianco del centravanti bergamasco per consentirgli di godere di qualche spazio – e di qualche opportunità – in più?

“Piccoli è un attaccante con delle prospettive importanti. E il suo fisico massiccio, di fatto, gli consente di fare reparto praticamente da solo. Sarebbe interessante affiancargli una seconda punta, ma molto dipenderà dalle idee dell’allenatore e dal suo stile di gioco. Se giochi con due punte larghe la punta centrale solitamente rimane piuttosto isolata, mentre se giochi con un centravanti e una seconda punta sicuramente faciliti il compito del bomber principe. Però occorre trovare dei giocatori che siano complementari tra di loro e che non si tolgano spazi a vicenda: non sempre è semplice e automatico. Dunque il direttore sportivo del Cagliari dovrà interfacciarsi col tecnico per capire quali sono i piani e le esigenze tattiche per la stagione ventura.”