Usai a Radiolina: "Martedì ci sarà l'incontro con Nicola. Stadio? Oggi lo guardiamo con ottimismo"

Usai a Radiolina: "Martedì ci sarà l'incontro con Nicola. Stadio? Oggi lo guardiamo con ottimismo"TUTTOmercatoWEB.com
Ieri alle 18:45Primo piano
di Maria Laura Scifo

Il vice presidente del Cagliari Fedele Usai è stato l'ospite della puntata odierna de Il Cagliari in diretta, programma in onda su Radiolina. Queste le sue parole sintetizzate da TuttoCagliari.net:

Coma va? Va benissimo. Quando pianifichi in Serie A si sta meglio. Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati e questa è una gran cosa. Sostituire un mostro sacro come Ranieri non è facile. Abbiamo ringiovanito la rosa, non siamo stati mai sotto la linea di galleggiamento. E' vero che ci siamo salvati matematicamente nelle ultime due giornate, ma lo abbiamo fatto in modo tranquillo.

Giocatore più fashion del Cagliari? Nicolas Viola.

Giocatore modello che avresti usato per una campagna pubblicitaria per D&G? E' complicato. Ci sono stati tanti giocatori che lo avrebbero potuto fare, come Makoumbou o altri. Ma con gli sportivi è difficile fare fashion pieno. Anche dal punto di vista della struttura fisica, non è così facile.

L'incontro con Giulini da dove è nato tutto? A Milano, tempo fa. Sarà stato 2017, non ricordo la data. Io e Tommaso siamo amici, ho una grande stima per lui, per l'uomo Tommaso. Lo considero un mio amico. 

Meglio cena con Giulini o partita del Cagliari? Io soffro quando il Cagliari gioca, è come andare dal dentista. Quando ci sono partite importanti io vado in Curva, perché riesco a scaricare la tensione. In tribuna non riesco.

Il tifoso Fedele Usai è contento della stagione del Cagliari? I tifosi hanno il diritto di sognare. Quando chiedono di più è perché hanno questo diritto. Magari mi sarebbe piaciuto stare più a sinistra in classifica. Detto questo, sono soddisfatto perché era una stagione piena di incognite e questo non dobbiamo dimenticarlo.

Rosa? Non sono un tecnico, sicuramente questa è stata una rosa più giovane, una rosa che ha dei talenti importanti e però questo non significa niente. Quando scendi in campo, tutte queste valutazioni lasciano il tempo che trovano. Io credo che il punto vero sia il piano e qual è la strategia di crescita che ci deve essere dietro il Cagliari. Il calcio è cambiato dal punto di vista della competitività, l'attenzione dei tifosi per i campionati esteri. Se vogliamo concedere ai tifosi il diritto di sognare, bisogna lavorare in modo da creare una sorta di identità della squadra e della società che non significa una sardizzazione dei comparti societari, ma creare un senso di appartenenza che parte dai settori giovanili, e di questo sono molto soddisfatto. Con l'U17 possiamo partecipare alle finali nazionali, il trofeo con la Primavera. Il lavoro che sta facendo la società da quel punto di vista è un lavoro importante. Anche gli arrivi di Zito e Obert in prima squadra, anche se non hanno avuto il minutaggio che mi aspettavo. Il Cagliari comunque sta lavorando bene su questo. Ogni squadra ha il suo DNA e il Cagliari lo ha per storia, si è visto con Arrica e con Riva. Il nostro DNA è creare compattezza e senso di appartenenza che permea tutta la società, che parte dai settori giovanili. Se facciamo questo possiamo sognare.

Da cosa partiamo in vista della prossima stagione? Partiremo dalla condivisione di questi obiettivi che sono quelli di lavorare ancora più ferocemente su senso di appartenenza, investimenti di lungo periodo e giovani che abbiano voglia di crescere con il Cagliari. Il Cagliari è una società sana, ha creato un comparto giovanile importante, ha un centro sportivo di primo livello. Queste sono cose importanti. 

Incontro tra società e Nicola? Sarà martedì. Il campionato l'anno prossimo è molto competitivo. Sono salite in A Sassuolo e Pisa che saranno molto competitive. Ci siamo presi questa settimana per ricaricare le pile perché è stato un campionato molto duro. Non ci sono percentuali di permanenza per il mister: sono molto soddisfatto per quello che ha fatto il nostro allenatore, resta solo da capire se alcune cose che potevano essere fatte in modo diverso, possono essere la base per ripartire.

Rinnovi e mercato? Abbiamo fatto dei rinnovi importanti, sono contento per Deiola. Mi dispiace che lo attacchino, trovo che sia indegno. Alessandro rappresenta l'identità del Cagliari e non è strano che nelle partite decisive che abbiamo avuto lui abbia giocato un ruolo fondamentale. In altre parti del mondo una figura come Alessandro avrebbe apprezzamento più altro. Non è una polemica, ma si meritava il rinnovo per il ragazzo che è e per i valori che porta e rappresenta.

Riscatti? Non voglio dire che li avremo tutti e tre, ma il Cagliari farà uno sforzo per avere il più possibile di questi tre: Caprile, Piccoli e Adopo. A questi si aggiunge l'acquisto di un altro talento che purtroppo quest'anno ha dato meno per tanti motivi, che è Gianluca Gaetano. Quando ha giocato ha inciso. A tal proposito, ho trovato lo striscione per Gianluca ed Elia veramente vergognoso. Elia sembrava robocop per le infiltrazioni e cerotti. Con Gaetano si era d'accordo che un secondo dopo la matematica salvezza sarebbe andato a fare l'intervento di pulizia del ginocchio.

Gestione Prati, Luvumbo e ragazzi della Primavera? Valorizzazione di diversi giocatori sarà un tema centrale dell'incontro con il tecnico.

Stadio? Manca oggi la costruzione dell'ultimo tassello, la casa del Cagliari. Oggi guardiamo allo stadio con ottimismo. Cosa che non avevamo fino a poco tempo fa.

Giocatore simbolo? Ho vissuto momento di particolare tristezza a Venezia, è stato tremendo però penso che sia stato un momento importante. Se mi chiedi un giocatore ti dico Pavoletti. A Bari mi ha dato una quantità di ossigeno importante.

Errore Semplici: non si ripeterà errore di ripartire con un tecnico su cui non si ha fiducia? Si impara tanto, è importante avere convergenza sulla strategia per evitare quel tipo di errore, perché poi quel tipo di errore lo paghi.

Tifosi? Ci vediamo in Curva Nord!