Keita a Radiolina: "Non ho avuto dubbi sul venire al Cagliari"

Keita a Radiolina: "Non ho avuto dubbi sul venire al Cagliari"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Paparusso
giovedì 21 ottobre 2021, 19:00Primo piano
di Maria Laura Scifo

Nel corso della trasmissione Il Cagliari in Diretta di Radiolina è intervenuto Keita Balde. Queste alcune delle sue parole: 

"Conoscere la lingua del paese in cui gioco è la prima o seconda cosa più importante, lo è in tutti gli aspetti. Se arrivi e non parli italiano o non ti impegni per impararlo, fai fatica. Il calcio è composto di 25 persone più lo staff tecnico, è fondamentale conoscere la lingua".

Sul suo arrivo al Cagliari: "Avevo delle trattative in corso, qualche club che mi chiamava. Verso la fine si è inserito il Cagliari e la trattativa si è fatta concreta. Non ho avuto dubbi, ho sposato il progetto subito. Mi ha convinto una telefonata del presidente. Una chiacchiera tra due uomini sinceri, veri. Da lì, il giorno dopo ho preso l'aereo e volevo giocare subito. Mi è piaciuto molto l'impatto con la gente di qua, con i Sardi. L'atmosfera e le persone, per come mi hanno trattato dal primo giorno. Sono venuto qua con una voglia pazzesca e fisicamente mi sento sempre meglio. Adesso penso che piano piano potrò dare anche di più".

Sulla Nazionale: "I miei genitori sono stati bravissimi a imporci nel sangue le radici senegalesi che abbiamo. La prima volta che sono andato in Senegal avevo 8-9 anni. Poi sono tornato per la Nazionale. La Coppa d'Africa è importantissima, la gente ci tiene tantissimo. Ci vogliamo rifare dopo la sconfitta in finale con l'Algeria. Dobbiamo mettercela tutta per portare la coppa a casa, perché il Paese se la merita".

"Le sfide contro Lazio e Sampdoria sono state emozionanti entrambe. Tornare all'Olimpico e ho fatto pure gol... Contro la Sampdoria abbiamo vinto nel nostro stadio. Sono emozioni diverse, ma belle tutte e due".

Un pensiero poi su Mazzarri: "Mazzarri ci lascia molto liberi, vuole che rientriamo e facciamo un buon pressing e poi con la palla dobbiamo tirare fuori le qualità di ognuno".